29 dicembre 2023

François Villon - Lo straniero

 

- Dimmi, enigmatico uomo, chi ami di più? tuo padre, tua madre, tua sorella o tuo fratello?

– Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.

– I tuoi amici?

– Usate una parola il cui senso mi è rimasto fino ad oggi sconosciuto.

– La patria?

– Non so sotto quale latitudine si trovi.

– La bellezza?

– L’amerei volentieri, ma dea e immortale.

– L’oro?

– Lo odio come voi odiate Dio.

– Ma allora che cosa ami, meraviglioso straniero?

– Amo le nuvole… Le nuvole che passano… laggiù… Le meravigliose nuvole!



22 dicembre 2023

Kālidāsa - Saluto all'alba

 

Guarda a questo giorno!

In esso è la vita, la vera vita della vita.

Nel suo breve corso

È riposta tutta la verità e la realtà del tuo esistere:

la felicità del crescere

la gloria dell'azione

lo splendore della bellezza;

poiché ieri non è che un sogno

e domani una visione;

ma l'oggi ben vissuto 

rende ieri un sogno di felicità

e ogni domani una visione di speranza.

Guarda bene, perciò, a questo giorno!

Tale è il saluto all'alba.


15 dicembre 2023

Georg Trakl - In un antico libro di memorie

 

Sempre ritorni tu, melanconia,

o soave senso dell'anima solitaria.

Si spegne l'ardore di un giorno dorato.

Umilmente si china al dolore il paziente

di armonie risonante e mite follia.

Guarda! Già scende il crepuscolo.

Di nuovo ritorna la notte e geme un mortale

e soffre un altro con lui.

Rabbrividendo sotto stelle autunnali

più profondo ogni anno si china il capo.


08 dicembre 2023

Kim Sowol - Azalea

 

Quando stanca di me

te ne andrai via,

tranquillo e muto

ti lascerò partire.

Coi fiori d’ azalea

da me raccolti

Lì a Yongbyon, sul monte Yaksan,

abbellirò la via del tuo cammino.

E passo dopo passo, mentre vai,

calpestando quei fiori così messi,

camminerai leggera,

e dolcemente.

Quando stanca di me

te ne andrai via,

non piangerò,

pur se ferito a morte.



02 dicembre 2023

Michael Krüger - Neve

 

C’è odore di neve,

un odore che non occorre descrivere,

niente grandi parole di meraviglia.

Onde, le ultime, tremolano sul mare,

sottili come matite, finché il ghiaccio

non le fissa e stampa in metri regolari.


Le nostre condizioni sono buone,

leggiamo il giornale, guardiamo la televisione,

osserviamo Amleto e i suoi dubbi,

amiamo Mörike e gli Impromptus di Schubert,

anche la povertà non ci lascia insensibili,

né la vicina né la lontana.


Il nostro vicino sapeva tutto del sanscrito,

adesso si è tolto la vita

perché sua moglie l’ha lasciato. Poco fa

lo vedevamo ancora in giardino occupato coi merli,

curvo come un interrogativo, gli uccelli

a saltellargli intorno come tanti puntini.


Si vive più a lungo di quel che si credeva.

Distinguiamo i concetti giusti

dagli sbagliati. Amiamo la neve

quando i sentieri sembrano i bordi

degli annunci mortuari. Tronfia

la morte scansa la vita


e già è dileguata nel bianco.



24 novembre 2023

Mansour Al Hallaj - Tu


Per Te mi affretto 

per terra e per acqua.

Per Te attraverso il deserto 

e spacco in due la montagna.


Distolgo lo sguardo da ogni cosa,

Fino al momento 

In cui raggiungo il luogo

Dove sono solo con Te.



17 novembre 2023

Aimeric de Peguilhan - da Canzoni

 

Ah, nobile corpo, meglio di fiore formato, 

abbiate per me un poco di misericordia, 

poiché muoio per voi di voglia e di desiderio; 

e potete averne prova dal mio incarnato –  

quando vi guardo – 

giacché muta e trascolora,  

per cui sarebbe carità e cortesia 

se umiltà vi prendesse, 

chiedendo grazia per questo sventurato,  

bisognoso di ogni bene. 



10 novembre 2023

Imre Oravecz - da L'uomo che pesca

 

Dove sono le ragazze, le donne,

dove lo spiare, il ficcanasare,

dove l’eccitazione, la curiosità,

dove sono le domeniche pomeriggio,

dov’è compare Vahalcsik,

dove il vaglio, il fuoco, il crepitio del granturco,

dove il nascondino, il gioco, la gioia,

dove sono gli amici,

dove sono Miki, Tibi,

dove sono io?




04 novembre 2023

Yehuda Amichai - da Giacobbe e l'angelo


Prima dell'alba lei gemette, 
Afferrò lui, lo trattenne,
Lo vinse! 
E anche lui l'afferrò così, 
Vincendo. 
Allora entrambi conobbero, 
In un tale abbraccio, 
Il confine tra morte e vita. 
Andarono oltre la coscienza, 
Oltre loro stessi.




27 ottobre 2023

Hilde Domin - Soltanto l'ostinato

 

Non rimpiazzare

il rosso del tulipano morente,

non rimpiazzarlo

quest’anno.

Do nomi al mio cordoglio,

ci sono sempre fiori nuovi,

altri.

Nessuno ha bisogno di essere solo,

quando i prati sono così pieni di fiori

e le strade piene di persone.


Questo sorriso, non quello?

Il sorriso ha qualcosa di simile,

rosa e bianco,

muscolo della tenerezza

sui volti.

Questa maniera di farsi male,

proprio questa,

di rivoltare la spina nel cuore?

Quando le rose sono così piene di spine

e le strade piene di persone.


Soltanto l’ostinato

ha bisogno di essere solo.



19 ottobre 2023

Boris Pasternak - In ogni cosa

 

In ogni cosa ho voglia di arrivare

sino alla sostanza.

Nel lavoro, cercando la mia strada,

nel tumulto del cuore.


Sino all’essenza dei giorni passati,

sino alla loro ragione,

sino ai motivi, sino alle radici,

sino al midollo.


Eternamente aggrappandomi al filo

dei destini, degli avvenimenti,

sentire, amare, vivere, pensare,

effettuare scoperte.


Oh, se mi fosse dato, se potessi

almeno in parte,

mi piacerebbe scrivere otto versi

sulle proprietà della passione.


Sulle trasgressioni, sui peccati,

sulle fughe, sugli inseguimenti,

sulle inavvertenze frettolose,

sui gomiti, sui palmi.


Dedurrei la sua legge,

il suo cominciamento,

dei suoi nomi verrei ripetendo

le lettere iniziali.


I miei versi sarebbero un giardino.

Con tutto il brivido delle nervature

vi fiorirebbero i tigli a spalliera,

in fila indiana, l’uno dietro l’altro.


Introdurrei nei versi la fragranza

delle rose, un àlito di menta,

ed il fieno tagliato, i prati, i biodi,

gli schianti della tempesta.


Così Chopin immise in altri tempi

un vivente prodigio

di ville, di avelli, di parchi, di selve

nei propri studi.


Giuoco e martirio

del trionfo raggiunto,

corda incoccata di un arco teso.



13 ottobre 2023

Sayat-Nova - dal Canto 34


Finché son vivo e a te m’immolo, 
che posso fare, amore?
Versare lacrime, soffrire, sospirare, 
per te penare, amore.
Hai detto: «Sono una gazzella». 
Lascia che ti contempli, che ti ascolti, amore.
Entra nel giardino coi tuoi vezzi, 
ti loderò col canto, amore, con le implorazioni.



06 ottobre 2023

Else Lasker-Schüler - Nell'intimo


Io penso sempre di morire,

nessuno mi ha mai amato.


Io vorrei essere silenziosa come la figura di un santo

e che tutto in me fosse spento.


Mi farebbe la sera sognante

e gli occhi piangenti.


Io non so dove andare

ma dovunque vada ci sei tu.


Tu sei la mia patria segreta

e non voglio nulla di più leggero.


Come fiorirei dolce con piacere su nell’alto

al tuo cuore azzurrocielo.


Metto sentieri soavi

intorno alla tua casa pulsante.



29 settembre 2023

Ingeborg Bachmann - da Invocazione all'Orsa Maggiore

 

Sotto altre spoglie andavamo un tempo,

tu in volpe, io in abito da puzzola;

fummo ancor prima di fiori di marmo,

nevosi in una gola tibetana.


Cristalli senza luce e senza tempo

ci liquefammo nella prima ora,

ci avvolse il brivido della vita intera,

fiorimmo nel polline del primo senso.


Viandanti nel miracolo lasciammo

i vecchi panni per indossarne nuovi.

Succhiammo forza da ogni nuovo suolo

e mai più il nostro respiro s’arrestava.


Leggeri uccelli fummo e gravi alberi,

delfini audaci e mute uova d’uccello.

Morti e poi vivi, un essere eravamo,

e poi una cosa. (Mai saremo liberi!)


Mi amavi. Io amavo i veli tuoi,

le lievi stoffe che la stoffa librano,

e discreta la notte ti stringevano.

(Se solo ami! Vederti non pretendo!)


Giungemmo nel paese delle fonti.

Trovammo gli atti. Il paese intero,

così amato, sconfinato, ora era nostro.

Trovava posto nella tua mano a conca.



22 settembre 2023

Luis Armenta Malpica - Il destino delle ombre

 

Il destino delle ombre non è

il silenzio, ma la luce.

A noi uomini occorre un ricordo per avere

le parole e chiamare mondo

il mondo, risposta

la domanda, supposizione

l’essere.


Il cielo ci ripara dal distacco e sulle nuvole

non c’è posto per un altro morto. Essi sono

il vivo riflesso degli uomini

in terra. Nessuno va avanti

con la propria memoria. Non c’è impulso

gravità nell’orma

senza la radice di tutti. Forse

qualche scintillio che ci spinge a rimanere

davanti all’immensa notte dei giorni: predire

un sole nello sguardo di chi amiamo

tanto.


15 settembre 2023

Abu Abdallah Rudaki - Cuore

 

Non ho né pazienza né cuore per il tuo amore,


Senza di te, non c'è mente, né cuore!


Questo dolore, che è mio, è una montagna di dolore, 


Questo cuore, che è tuo, è una pietra, non un cuore!



08 settembre 2023

Mariana Bernárdez - Respiro

 

Chi abbracciamo

quando ci abbracciamo?

le tue mani ripercorrono la rotta del ricordo

E se sbadatamente dimentichi

il volo dell’ape

o il colibrì sulla poltrona

o le pareti che piovono a catinelle?


Era solo un attimo fa…

Poco tempo

Molto tempo

rimane solo da sommare e moltiplicare

la geometria incalcolabile dei corpi

che parlano all’arrivo dell’alba

di paure e desideri.



01 settembre 2023

Yang Lian - La foto sbiadita

 

Dalla sedia nello studio 

I miei occhi osservano. 

Ricordi di infanzia 

E vecchissimi giocattoli.


Antichi tramonti rossi infuocati 

E cieli azzurro chiaro.

Abbracci con giovani amori 

Sorrisi destinati a perdersi.


Ciò che più mi attira 

E una foto sbiadita. 

La bella fidanzata 

Che ancora scalda il cuore.




25 agosto 2023

Marij Čuk - Quando io non ci sarò più

 

Quando io non ci sarò più,

allora le notti saranno di stracci neri

e i mari di vuoti mosaici.

Ci saranno ancora marinai di coste salmastre,

ci saranno ancora luci di bianco suono,

ci saranno ancora cacciatori di felci verdi.

Quando io non ci sarò più,

allora le impronte saranno cosparse di cenere

e le nuvole saranno sogni incolori.

E ci saranno ancora giovani di carattere,

ci saranno ancora colori dai flessuosi violini,

ci saranno ancora braccia di sostanza sanguigna.

Invidio l’inesauribile terra

che produce il pane dal bianco frumento.

Coglierei le onde dell’eternità

e mi legherei un caldo mazzo d’infinito.

Strappate gli occhi trasparenti,

tagliate le marce membra del corpo,

accarezzate la vostra fronte inquieta.

Quando io non esisterò più.




18 agosto 2023

Jean-Louis Clarac - La fragranza delle notti

 

Quanti sentieri

percorsi

a comporre folli bouquets

qui laggiù

altrove ancora

ovunque dove

girovaga il calabrone della connivenza

a unire la frenesia

del paleo e degli iris dove

stilla la fragranza delle notti


quanto sudore

mischiato alle nostre erranze

sull’orlo del silenzio


Quanto silenzio

a cercare la parola


E quante parole



11 agosto 2023

Santiago Espinosa - Da un monte

 

Guardiamo la città. Vediamo dall’alto

la tua casa o la mia, dove prima c’era il mare.


Le voci s’immergono

nel fondo dello spazio

lasciando al loro posto

un mormorio sconosciuto.


Abbiamo dovuto scrivere per incontrarli

i fantasmi nei loro luoghi sotto la pioggia.

Soppesare il loro marchio nella memoria.


Gli amici sono andati già via

in un altro punto dell’orizzonte,

cercavano il seme disperso.

Aeroplani e promesse

dividevano gli anni.


Noi abbiamo imparato

ad aspettare quello che ritorna.

Osservando sotto le impronte

il movimento della Terra.



04 agosto 2023

Michel Houellebecq - da Il senso della lotta

 

Esiste un paese, o meglio una frontiera,

Dove la luce è dolce e praticamente solida

Gli esseri umani si scambiano frammenti di luce,

Ma non hanno la minima paura del vuoto.


La parabola del desiderio

Riempiva le nostre mani di silenzio

E ognuno si sentiva morire,

I nostri corpi vibravano della tua assenza.


Abbiamo attraversato frontiere di gesso

E il secondo mattino il sole si fece vicino

C’era nel cielo qualcosa che si muoveva,

Un battito molto dolce faceva vibrare le rocce.


Le gocce di luce

Si posavano sui nostri corpi straziati

Come la carezza infinita

Di una divinità-materia.



28 luglio 2023

Alfonso Brezmes - da Quando non ci sono

 

A volte ritorniamo sulle pagine

dove una volta siamo stati felici.

È facile come lasciare che corrano

all’indietro tra le dita,

tornare ai segni che abbiamo lasciato,

a quelle brevi note con cui

volevamo indicare a un altro lettore

che proprio lì doveva fermarsi.


Basta cercarle per vedere

che non sono più le stesse:

qualcosa è cambiato in questo breve

intervallo in cui ce ne siamo andati.


Tornare è un altro modo di misurare

la grandezza incerta della ferita.



21 luglio 2023

Henrik Nordbrandt - Da ieri


Sono diventato vecchio da ieri
e la mia stanza non vuole più

lasciarmi. I mobili consunti
e le cose che abbiamo raccolto

in comune mi torturano d’improvviso
come lamette: piccoli barbigli

che avvelenati dalla luce di settembre
non fanno che affondare sempre più

se mi volto a cercarti
o cerco di svincolarmi.



14 luglio 2023

Mark Strand - Errore

 

Scendevamo a valle lungo la corrente sotto un pulviscolo di stelle,

dormendo fino al sorgere del sole. Quando giungemmo alla capitale,

ridotta in macerie, facemmo un enorme falò con le sedie

e i tavoli che riuscimmo a rimediare. Il calore era tanto intenso che gli uccelli

in volo prendevano fuoco e precipitavano al suolo in fiamme.

Li mangiammo, poi a piedi ci addentrammo in regioni

dove il mare è di ghiaccio e il terreno è cosparso

di macigni come lune. Se solo ci fossimo fermati,

voltati, e fossimo tornati al giardino da cui eravamo partiti,

con la sua urna spaccata, il mucchio di foglie che imputridiscono, e ci fossimo seduti

a contemplare la casa e avessimo visto solo il trascorrere

del sole sulle finestre, quello sarebbe

bastato, nonostante l’ululare del vento che sospingeva le nubi verso il mare

come pagine di un libro su cui niente era scritto.



07 luglio 2023

William Wordsworth - L'arcobaleno

 

Il mio cuore esulta al cospetto

dell'arcobaleno nascente:

come nel venire al mondo;

come nel sapersi uomo;

Cosi', nello scoprirsi vecchio,

o mi sia data la morte!

Il Bambino e' padre dell'Uomo

e siano i miei giorni

l'uno all'altro stretti

dal sentimento della natura.




30 giugno 2023

Carol Ann Duffy - I Delfini

 

Mondo è ciò in cui nuoti, o danzi, è semplice.

Siamo nel nostro elemento ma non siamo liberi.

Fuori da questo mondo non puoi respirare a lungo.

L’altro ha la mia forma. Il movimento dell’altro

crea i miei pensieri. Ed anche il mio. C’è un uomo

e ci sono i cerchi. C’è un fluire costante di colpa.


Non abbiamo trovato verità in queste acque,

nessuna spiegazione trema sulla nostra carne.

Eravamo benedetti e ora non lo siamo.

Dopo aver viaggiato qui per giorni, iniziammo

a tradurre. Era lo stesso spazio. È

lo stesso spazio sempre e sopra è l’uomo.


E ora non siamo più benedetti, il mondo

non più profondo per i sogni. L’altro lo sa

e per amore riflette me a me stesso.

Vediamo la nostra pelle d’argento guizzare, ricordo

di qualche altro luogo. C’è una palla colorata

da dover bilanciare sinché l’uomo non scompare.


La luna è scomparsa. Giriamo in tondo a logori solchi

d’acqua su un’unica nota. Musica di perdita continua

dal cuore dell’altro che rende il mio di pietra.

C’è un giocattolo di plastica. Non c’è speranza. Scendiamo

ai limiti di questa piscina sinché soffia il fischio.

C’è un uomo e la nostra mente sa che moriremo qui.



23 giugno 2023

Odisseas Elitis - È presto ancora

 

Piango il sole e piango gli anni che verranno

Senza di noi e canto gli altri passati

Se veramente sono

Confidenti i corpi e le barche che sbattono dolcemente

Le chitarre che accendono e spengono sotto le acque

I “credimi” e i “non”

Ora nel vento ora nella musica


E le nostre mani, due piccole bestie

Che furtive cercavano di salire l’una sull’altra

Il vaso di brezza negli aperti cortili

E i frammenti di mare che ci seguivano

Fin dietro le siepi e sopra i muri a secco

L’anemone che si depose nella tua mano

E tremò tre volte il viola tre giorni sopra le cascate


Se tutto questo è vero io canto

La trave di legno e l’arazzo quadrato

Alla parete, la Gorgone con i capelli sciolti

Il gatto che ci guardò nel buio

Bambino con la croce vermiglia e l’incenso

Nell’ora che sull’impervia scogliera scende la sera

Piango la veste che sfiorai e fu mio il mondo.


16 giugno 2023

R. M. Rilke - Il Dolore

 

Quando qualcosa ci viene tolto,

con cui siamo profondamente e meravigliosamente connessi,

molto di noi stessi viene portato via con noi.

Ma Dio vuole che ci ritroviamo.

Più ricco per tutto ciò che ha perso, e accresciuto da quel dolore infinito.



09 giugno 2023

Roberto Juarroz - Settima poesia verticale

 

Così come non possiamo

sostenere a lungo uno sguardo,

neppure possiamo sostenere a lungo l’allegria,

la spirale dell’amore,

la gratuità del pensiero,

la terra sospesa nel canto.


Non possiamo nemmeno sostenere a lungo

le proporzioni del silenzio

quando qualcosa lo visita.

E ancora meno

quando niente lo visita.


L’uomo non può sostenere a lungo l’uomo,

e neppure quello che non è umano.


E tuttavia può

sopportare il peso inesorabile

di ciò che non esiste.



03 giugno 2023

Karin Boye - Non dirmi perché

 

Cuori uniti che battevano insieme.

Quelle mani che stringevano le mie.

Le nostre menti fuori controllo

E ci lasciavamo andare

Ad ogni dolce follia.


Penso spesso a quello che dicevi.

Ma alla fine ti sei arreso,

Ne hai avuto abbastanza.

Un silenzio che dice addio, 

Né domande né risposte.


Non dirmi niente.

Non dirmi perché. 

Mi darebbe troppo dolore.

In me ho già la risposta.

Non aggiungere altra pena!



26 maggio 2023

Elizabeth Bishop - Un'arte

 

L’arte di perdere s’impara facilmente:

tante cose si sforzano d’andar perdute,

che la perdita non è un grave incidente.


Perdi una cosa al giorno. Apri all’inconveniente

delle chiavi smarrite, delle ore sprecate.

L’arte di perdere s’impara facilmente.


Prova a perdere di più, e più velocemente:

luoghi, e nomi, e destinazioni stabilite

per un viaggio. Non ne verrà un grave 

incidente.


Ho perso l’orologio di mia madre e – gente! –

l’ultima, o quasi, di tre case molto amate.

L’arte di perdere s’impara facilmente.


Ho perso due care città, e un continente;

due fiumi, reami vasti e certe mie tenute.

Mi mancano, però non è un grave incidente.


— Anche se perdo te (la voce tua ridente,

un gesto che amo), è chiaro, non farò smentite:

l’arte di perdere s’impara facilmente,

ma è un grave (Scrivilo!) grave incidente.




19 maggio 2023

Julia Hartwig - Non chiedere

 

Nel sogno ho fatto in tempo a pensare

cosa accadrà dopo

E mi sono risposta da sola

Perché chiederlo


Quando ci alzeremo

i nostri passi ci condurranno al luogo

che fino ad ora abbiamo cercato invano

E nel sogno io ci credevo e al contempo non ci credevo


E in ciò v’era una sorta di felicità

che si può conoscere solo in sogno.



12 maggio 2023

Alfonso Brezmes - Quando non ci sono


A volte ritorniamo sulle pagine

dove una volta siamo stati felici.

È facile come lasciare che corrano

all’indietro tra le dita,

tornare ai segni che abbiamo lasciato,

a quelle brevi note con cui

volevamo indicare a un altro lettore

che proprio lì doveva fermarsi.


Basta cercarle per vedere

che non sono più le stesse:

qualcosa è cambiato in questo breve

intervallo in cui ce ne siamo andati.


Tornare è un altro modo di misurare

la grandezza incerta della ferita.




05 maggio 2023

Richard Feynman - Un atomo nell'universo

 

Ci sono onde che si frangono
montagne di molecole
ciascuna stupidamente intenta ai fatti suoi
milioni di milioni, divise,
eppure formano spuma bianca, all'unisono.
Un'era dopo l'altra
prima che occhi potessero vederle
anno dopo anno
rimbombare contro la riva come ora.
Per chi, per cosa?
Su un pianeta morto
senza nessuno da intrattenere.
Senza posa
torturate dall'energia
sprecata prodigiosamente dal Sole
riversata nello spazio.
Una pulce fa ruggire il mare.
Nelle profondità marine
tutte le molecole ripetono
la struttura delle altre
finché se ne formano di nuove e più complesse.
Queste ne creano altre come loro
e una nuova danza ha inizio.
Crescendo in dimensioni e complessità
esseri viventi
masse di atomi
DNA, proteine,
danzano in strutture sempre più intricate.
Fuori dalla culla
sulla terra asciutta
eccolo
in piedi:
atomi con la coscienza
materia con la curiosità.
Di fronte al mare
stupito dallo stupore: io
un universo di atomi
un atomo nell'universo.


28 aprile 2023

Michael Strunge - Nostro

 

Il nostro amore, una fluttuante poesia

di perfetta mancanza di forma

in cui nessuna regola ci lega le mani

quando cercano lo spirito dei nostri corpi

in cui diventiamo uno nel desiderio di contenere ed essere contenuti

e uno diventa due nel reciproco desiderio

in cui nessuna confusa nebbia ci frena gli occhi

quando cercano i corpi del nostro spirito

in cui diventiamo uno nel reciproco desiderio

e io/tu diventa due nel desiderio di essere contenuti e contenere

in cui nessun caos distorce i pensieri dei nostri sentimenti

quando cercano i pensieri dei nostri sentimenti

in cui diventiamo noi nel desiderio di contenere ed essere contenuti l’uno dall’altra

in cui l’amore diventa una poesia.