29 dicembre 2017

Antonio Negri - Soto el felze



La gondoleta, Nina, xe un bel nio,
Un nio dolçe d'amor,
Dove se pol confondar, sa, ben mio,
El nostro in un sol cuor
Ninai da l'onda e carezzai dal vento,
Cussì, tra 'l çielo e 'l mar,
Xe un secolo felice ogni momento
Che in ela se pol star
Soto 'l felze, tra el bel veludo nero
E tra 'l legno indorà,
Par de sentirse un senso de mistero,
Por el logo incantà
Nina, lontan da tuto e persi in fondo
Del felze, su un cussin,
Se se imagina soli, uniçi al mondo
Sul mar senza confin
Quando, pura e zentil, l'arzentea luna
Difonde el so splendor,
E el specio queto de la mia laguna
Riflete el so slusor,
Nel nero felze, de bel oro l'onde
Che se move me apar
La luna zo dal çiel quieta difonde,
El so' splendor sul mar
Quando ti çerchi, povara Nineta
La pase e 'l dolçe amor,
Scóndite ne la snela gondoleta,
Soleva el to' bel cuor!
Ninai da l'onda e carezzai dal vento,
Bisogna, cara, amar
La luna parla col so' dolçe açento,
Queto ne nina el mar!

22 dicembre 2017

Tomas Tranströmer - Una notte d'inverno



La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.

Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.

La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.

La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!

Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono. 

Temiamo che la tempesta soffiando ci svuoti.

15 dicembre 2017

He Xun - da Quartine


Le foglie del bambù stormiscono alla finestra rivolta a sud;
La luce della luna illumina il muro posto a est.
Chi capisce che nella notte è lei sola a esserne conscia,
Davanti al cuscino lascia cadere un paio di lacrime.


Negli appartamenti femminili un viandante si è fermato;
Sulla palizzata dell'edificio l'ombra, alla luna, è obliqua.
Colei che è capace di scendere dalla finestra volta a nord,
Da sola va verso i fiori del giardino posteriore.


L'animo passa, il corpo è già andato;
Le forcine sono cadute, mentre si appoggia ancora al cuscino.
Vorrebbe andare, senza più lacrime agli angoli degli occhi;
Ma non vede, e la tristezza è ancora tanta.


In segreto, nel luogo dove ricama,
Sotto la finestra, verso il luogo dove si trucca...
Vorrebbe non ricordare quando il suo animo fu ferito,
Ma scordare, e non andarsene triste.

09 dicembre 2017

John Berryman - Era particolare e bella


Era particolare e bella,
come la nebbia viola sulle colline
prima della caduta di notte.
Quando la civetta chiama,

il grillo freme
e la luna evaporata 

si sistema bassa e piena.

Era particolare

in modo piacevole,
Come una tortora

libera e felice.
Così ho bevuto pienamente
ogni sua parola.
Quello che conosceva dell'amore,
lei non voleva dire.

Ha quindi dovuto lasciare,
come il vento deve soffiare
Come il sole deve calare,
Come la pioggia deve cadere.
Anche se mi ha dato tutto,
non avevo più niente.
Da molto non sorrido
senza il suo bagliore.

01 dicembre 2017

Lambert Schlechter - da "L'opposto di ogni posto"


Lontano dalla mia amata per troppo tempo
e lontano per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:

I tuoi occhi, la tua bocca, i tuoi capelli.
Le tue spalle, i tuoi seni, il tuo ombelico.
Il tuo ventre, i tuoi fianchi, le tue gambe.

Fino alle cinque dita del piede sinistro.

E guardo tutte queste parole
fino alla follia.

Poi pensi che ho troppo desiderio di te,
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo,
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima.

24 novembre 2017

Alcmane - Il Cerilo


Non più, 
giovani dal canto dolce e elevato, 
il mio corpo mi può trasportare.

Se soltanto fossi un cerilo...
che sfiorando le onde
vola con gli alcioni.

Avendo un cuore puro,
un uccello sacro
con le ali di porpora.

17 novembre 2017

Enrico Thovez - Ottobre



Calpesto adagio le foglie stridule al passo: 
ho rimorso d'essere solo. 
Non penso soltanto a me quassù: 
sento che un bene inutile palpita per l'aria, 
e fugge per sempre.
Guardate! È un magico incendio. 

Il sole basso sul colle
traversa d'un oro languido le masse rosse dei boschi.
Ardono pallidamente; 

sembrano struggersi in fiamma nel cielo cerulo:
dicono qualcosa al cuore di tenero,
di grande. 

È forse il ricordo di un altro giorno d'autunno,
lontano, 

un altro tramonto languido d'oro, 
una fiamma,
e in fondo all'anima il lampo d'un indicibile amore.
Io salgo su per la ripida costa boscosa; 

mi pungo aprendo a forza i cespugli, 
affondo in mucchi di foglie,
mi volto ansante a guardare, 

salgo più alto, più alto...
Al vento freddo le foglie accartocciate sui rami
crocchiano fragili, parlano. 

E tutt'attorno è un'immensa
caduta rossa di foglie, 

un rosso turbin di foglie.
Io, solo, ritto sul sommo della collina, 

protendo la faccia al vento gelato, 
saluto il sole spettrale.
Godo del sibilo acuto dei rossi sciami, 

e mi creo l'esile donna pensosa della mia mente, 
l'amante che mi comprenda in quest'ora, 
in quest'angoscia, 
che langua con me d'inutile amore 
per questo roseo fulgore
del cielo dietro le siepi, 

le rame e i tronchi dei boschi:
credo sentire sul viso il gelo della sua guancia...
Rabbrividisco; 

mi getto pel bosco a corsa, 
gemendo,
e annego me col mìo spasimo 

nella pietà di quest'ombra.

11 novembre 2017

Jean-Baptiste Para - Una febbre leggera


Perdere quel che avrebbe potuto essere
ha lasciato una traccia,
una parola mancante
nel lato del fogliame
in cui gocciola il tempo.
L’inerte ha in sé una velocità
che non raggiungerò mai.
È la nostra stanza sulla strada.
Vorrei guardarti in viso
nell’attimo in cui il mondo prende fuoco.
Ma tutto ciò che è
soffre ad essere tradotto.
Chi potrebbe separare le ombre
perché tornino a conoscere l’attesa?
La poesia s’impara
strisciando fra le ortiche.
So bene che devo soffocare la mia voce.

03 novembre 2017

Alfred Kreymborg - Senza di te oggi


La nostra magia arriva a toccare il cielo, 
è un'alba durante la tempesta.

Mi fai volare alto,
come mai nessuna prima.

Dimmi cosa è successo,
spiegami quello che fu,
quello che mai si ripeterà,
quello che domani sarà? Vuoi?

E' il silenzio tra di noi,
fulmini senza rumore.

Un amore che è fuoco
ed eterno si consuma.

27 ottobre 2017

Idea Vilariño - La mia eredità


La mia stanchezza
la mia angoscia
la mia allegria
la mia paura
la mia umiltà
le mie notti tutte
la mia nostalgia dell’anno
millenovecentotrenta
il mio senso comune
la mia ribellione.
Il mio sdegno
la mia crudeltà e la mia pena
il mio abbandono
il mio pianto
la mia agonia
la mia eredità irrinunciabile e dolorosa
la mia sofferenza
infine
la mia povera vita.

20 ottobre 2017

Charles Baudelaire - Profumo esotico


Quando, a occhi chiusi, una calda sera d'autunno,
respiro il profumo del tuo seno ardente,
vedo scorrere rive felici che abbagliano
i fuochi di un sole monotono;
una pigra isola in cui la natura
esprime alberi bizzarri e frutti saporosi,
uomini dal corpo snello e vigoroso
e donne che meravigliano per la franchezza degli occhi.

Guidato dal tuo profumo verso climi che incantano,
vedo un porto pieno d'alberi e di vele
ancora affaticati dall'onda marina,

mentre il profumo dei verdi tamarindi
che circola nell'aria e mi gonfia le narici,
si mescola nella mia anima al canto dei marinai.

13 ottobre 2017

Publius Vergilius Maro - Dall'Eneide (Didone)


La regina è affllitta adesso,
nutre una piaga nelle vene
e un fuoco chiuso la sta consumando.
Grande il valore di quell'uomo, 
glorioso il suo nome,
infissi nel suo cuore il volto e le parole.
Il sonno non offre quiete alle sue membra.
L'aurora inizia a illuminare la terra 
e caccia via l'ombra dal cielo.

Allora già piena d'amore
rivolta alla sorella dice:
"Anna, che incubo mi inchioda,
che portamento, che forza, che animo"
Non ne dubito, è di stirpe superiore,
quale destino lo attende... Una lunga guerra!
Confesso che lui solo mi ha scosso i sensi
e fatto tremare il cuore.
Conosco i segni della fiamma antica."

08 ottobre 2017

Pierre Reverdy - Colui che attende


È davvero l’autunno che ritorna
E si inizia a cantare
Ma nessuno
ci tiene
più di me
Io sarò l’ultimo

Ma non è così triste
come avevano detto
questa stagione pallida
Un po’ più di malinconia
Per darvi ragione

Il fumo interroga
Sarà lui oppure tu
a tesserne l’elogio
prima che arrivi il freddo

E aspetto
L’ultima luce
che sale nella notte
Ma la terra discende
E non tutto è finito

Un’ala la sostiene
Per tutto questo tempo
In fin dei conti io verrò con te
A chiudere la porta
Se tira troppo vento

02 ottobre 2017

In memoria di Pierluigi Cappello (1967-2017)


Da "Mandate a dire all'Imperatore"


Scrivo per te parole senza diminuitivi
senza nappe nè nastri, Chiara.
resto un uomo di montagna,
aperto alle ferite,
mi piace quando l'azzurro e le pietre si tengono
il suono dei "sì" pronunciati senza condizione,
dei "no" senza margini di dubbio;
penso che le parole rincorrano il silenzio
e che nel tuo odore di stagione buona
nel tuo sguardo più liscio dei sassi di fiume
esploda l'enigma del "sì" assordante che sei.

Scriverti è facile; e se potessi verserei
la conoscenza tutta intera delle nuvole
la punteggiatura del cosmo
la forza dei sette mari, i sette mari in te
nel bicchiere dei tuoi giorni incorrotti.

Ma non sono che un uomo, e quest'uomo
ti scrive da un tavolo ingombro
e piove, oggi, e anche la pioggia ha le sue beatitudini
sulla casa dalle grondaie rotte
quando quest'uomo ti pensa e fra tutte le parole da scegliere
non sa che l'inciampo nel dire come si resta
e come si freme
nel mistero del giorno nuovo in te
che prima non c'era
adesso c'è.

29 settembre 2017

Friedrich Nietzsche - Scende il sole


Avrai sete ancora per poco,
mio cuore bruciato.
C’è una promessa nell’aria,
mi soffia contro da bocche sconosciute:
Arriva il grande fresco.

A mezzogiorno il mio sole 

era caldo sopra di me. 
Benvenuti, voi che venite:
Voi venti improvvisi,
voi freschi spiriti del pomeriggio.

L’aria corre straniera e pura.
Non mi guarda la notte di lato
con un obliquo sguardo di seduzione?
Resta saldo, mio cuore ardito,
non chiedere perché.

22 settembre 2017

Alejandra Pizarnik - Salvandosi


Scappa dall'isola.

E la fanciulla torna a scalare il vento
e a scoprire la morte dell'uccello profeta


Adesso
è il fuoco sottomesso


Adesso
è la carne
la foglia
la pietra
perduti nella fonte del tormento
come il navigante nell'orrore della civiltà
che purifica la caduta della notte


Adesso
la fanciulla trova la maschera dell'infinito
e abbatte il muro della poesia.

15 settembre 2017

Jo Shapcott - All'estate


Poggi leggera sul tuo cuore. 

Non ti vuoi spostare. 

Le rondini schiamazzano in giro per la casa.

Tutta la notte aspetti ansiosa

che un venticello ti faccia crollare addormentata.

Ti corichi davanti alla porta, 

la testa rivolta a nord,

ma nessun altro dei punti cardinali 

s'insinua furtivo nel tuo corpo.


Le tue orecchie,

liberate con dolce unguento,

si sintonizzano su stelle difficili,

sonore e roventi.


L'estate finisce.

Tu già ti scontri col primo fiocco di neve, 

la bocca aperta per gustarlo,

pronta a catturare tutte le stagioni.

09 settembre 2017

Adam Gottlob Oehlenschläger - Amore dimmi


Amore dimmi
se il tuo amore è reale,
se i miei sensi ti incontrano
e tu mi vuoi.

Bello è perdere la pace,
non avere più sonno,
nessun desiderio terreno
che non sia di te.

Vedo in profondo 
il cambiamento in me,
sono arrivato alla pace
e non chiedo di meglio.

Con gli occhi interni
scavo la mia anima,
rimane pura e divina
nella sua dolcezza.

Sono adesso immortale,
felice nel profondo,
un fuoco rinfrescante
che chiaro risplende.  

Amore dimmi
se il tuo amore è reale,
se io sono te
e tu sei me.

01 settembre 2017

Arthur Rimbaud - Sensazione


Le sere blu d'estate andrò per i sentieri
graffiato dagli steli, sfiorando l'erba nuova:


ne sentirò freschezza, assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.


Io non avrò pensieri, tacendo nel profondo:
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato,


e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo,
guardando la Natura, come un innamorato.

25 agosto 2017

Niko Grafenauer - da L'amore


L'amore nasce di nascosto
e nemmeno se ne accorge.
Vive di luminosi sguardi
e cresce placidamente.

Negli occhi dell'amore
fiorisce una sognante rosa
e nelle mani ha la tenerezza
di velluto che sfiora.

Sulle sue labbra trema
un pensieroso sospiro.
E vi gioca senza posa
Il radioso riverbero del sole.

L'amore nuota nelle nuvole,
non cammina per terra.
Senza essere costretti
ci siamo sempre legati.

18 agosto 2017

Jaufré Rudel - da Quando il fiume dalla sorgente


Quando il fiume dalla sorgente
scorre e si fa limpido
sbocciano le rose del bosco
e gli usignoli si posano sui rami.

E come ogni usignolo
riprende a cantare dolcemente,
sarebbe davvero un bene
che anche io riprenda il mio canto.

Amore di terra lontana,
per voi il cuore mi duole
e non posso avere conforto
se non nel vostro nome.

Non c'è stupore nel mio desiderio,
perché mai ci fu, né Dio lo vuole,
una donna più bella di lei.
Beato colui che lei ama.

Il mio cuore non smette di volere
colei che amo più di tutto,
ma non compiangetemi.
La gioia di amarla risana tutto.

12 agosto 2017

Ezra Pound - Quello che veramente ami


Quello che veramente ami rimane,
il resto è scorie.
Quello che veramente ami non ti sarà strappato.
Quello che veramente ami è la tua vera eredita’
Il mondo a chi appartiene, a me, a loro
o a nessuno?
Prima venne il visibile, quindi il palpabile
Elisio, sebbene fosse nelle dimore d’inferno,
Quello che veramente ami è la tua vera eredita’
La formica è un centauro nel suo mondo di draghi.
Strappa da te la vanità, non fu l’uomo
A creare il coraggio, o l’ordine, o la grazia,
Strappa da te la vanità, ti dico strappala
Impara dal mondo verde quale sia il tuo luogo
Nella misura dell’invenzione, 

o nella vera abilità dell’artefice,
Strappa da te la vanità,
Paquin strappala!
Il casco verde ha vinto la tua eleganza.
“Dominati, e gli altri ti sopporteranno”
Strappa da te la vanita’
Sei un cane bastonato sotto la grandine,
Una pica rigonfia in uno spasimo di sole,
Metà nero metà bianco
Né distingui un’ala da una coda
Strappa da te la vanita’
Come son meschini i tuoi rancori
Nutriti di falsità.
Strappa da te la vanità,
Avido di distruggere, avaro di carità,
Strappa da te la vanità,
Ti dico strappala.
Ma avere fatto in luogo di non avere fatto
questa non è vanità. 

Avere, con discrezione, bussato
Perché un Blunt aprisse
Aver raccolto dal vento una tradizione viva
o da un bell’occhio antico la fiamma inviolata
Questa non è vanità.
Qui l’errore è in ciò che non si è fatto, 

nella diffidenza che fece esitare.

04 agosto 2017

Ivan Jakovyc Franko - Tutto mi parla




Do uno sguardo al sole
e penso ai tuoi caldi occhi.

Passeggio tra gli alberi
e sfioro i tuoi morbidi capelli.

Mi avvicino al mare
e sento le tue dolci parole.

Osservo il cielo d'estate
e vedo il tuo bel sorriso.

Tutto questo intero mondo
mi parla di te.

29 luglio 2017

Crystal Sherriff - Arrivederci al sole


E' venuto dal cielo.

Ha oscurato il mio sole,
bloccato la mia luce.

Eclissato il mio giorno,
creato la mia notte.

Buchi neri
che inghiottono 
tutto ciò che è visibile.

Incluso il mio cuore.

23 luglio 2017

Raffaele Piazza - Tesse una musica


Tesse una musica il marino
fluire senza tempo, l’onda verde
che trasparente vola nella forma
di donna, di conchiglia che scolora
sulla spiaggia dalle felici trame
dove nella tua notte posi l’ombra
tra la sabbia dei passi che riveli
un moto precedente di parole
presunto tra l’argento che ti sfiora
di una luna a pochi tiri
di sasso levigato dall’attesa.


14 luglio 2017

Elizabeth Barrett Browning - Soltanto per amore


Se devi amarmi, 
per niente altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
ti amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste sono tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto 

chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore 

amami 
e per sempre, 
per l'eternità.

08 luglio 2017

Giovanni Camerana - Se non ci sei


Se non ci sei, mi sembra un sepolcreto
Questo villaggio;
Svanita è la malia del paesaggio,
Del verde idillio queto,
Se non ci sei;
Se non ci sei, rifaccio il mio sentiero
A fronte bassa,
E i colli, i fior, la nuvola che passa,
Tutto mi è strano e nero,
Se non ci sei.
Se non ci sei, se non ti leggo in volto
Che sai ch’io ti amo,
Che irrequieto ti sogno e ti chiamo,
Che il raggio mio m’è tolto,
Se non ci sei;
Se non ci sei, mi avvinghia oscuramente
Nelle sue braccia
La Noia, incubo dalla tetra faccia,
E l’ora son nebbie lente
Se non ci sei.
Ma se ti trovo, sfuggon via col volo
Delle farfalle,
Ride la casa, un cantico è la valle,
Un trillo d’usignolo,
Quando ti trovo

30 giugno 2017

Sibilla Aleramo - Nome non ha


Nome non ha,
amore non voglio chiamarlo
questo che provo per te,
non voglio che tu irrida al cuor mio
com'altri a' miei canti,
ma, guarda,
se amore non è
pur vero è
che di tutto quanto al mondo vive
nulla m'importa come di te,
de' tuoi occhi de' tuoi occhi
donde sì rado mi sorridi,
della tua sorte che non m'affidi,
del bene che mi vuoi e non dici,
oh poco e povero, sia,
ma nulla al mondo più caro m'è,
e anch'esso,
e anch'esso quel tuo bene
nome non ha...

24 giugno 2017

Jacqueline Risset - Toccare


Non mi hai toccato ancora
amore passa per gli occhi
e scende nel cuore
amore di lontano
ci esercita
e perfeziona
ma chi
potrebbe ora toccarmi
se non tu?


Passeggio nell’aria
nel bosco sacro
colore della brina
nell’aureola

16 giugno 2017

Victor Hugo - Faccio tutto ciò che posso


Faccio tutto ciò che posso

perché il mio amore


non ti disturbi,


ti guardo di nascosto,


ti sorrido quando non mi vedi.


Poso il mio sguardo


e la mia anima ovunque


vorrei posare i miei baci:


sui tuoi capelli,


sulla tua fronte,


sui tuoi occhi,


sulle tue labbra,


ovunque le carezze


abbiano libero accesso.

09 giugno 2017

Erich Fried - Soltanto non sarebbe


La vita
sarebbe
forse più semplice
se io
non ti avessi mai incontrata

Meno sconforto
ogni volta
che dobbiamo separarci
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà

E anche meno
di quella nostalgia impotente
che quando non ci sei
pretende l'impossibile
e subito
fra un istante
e che poi
giacché non è possibile
si sgomenta
e respira a fatica

La vita
sarebbe forse
più semplice
se io
non ti avessi incontrata
Soltanto non sarebbe
la mia vita

03 giugno 2017

Hafez Shirazi - L'usignolo e la rosa


All'alba mi recai nel giardino per cogliere una rosa, 
d'un tratto mi giunse all'orecchio il canto di un usignolo.
Come me, sventurato, era impigliato nell'amore per la rosa
e aveva messo in subbuglio il prato con i suoi gorgheggi.


Girovagavo di continuo sul prato di quel giardino
riflettendo su quella rosa e su quell'usignolo.
La rosa è amica di Bellezza, e l'usignolo s'accompagna all'Amore,
all'uno attribuisci virtù, all'altra mutevolezza.


Molte rose sono sbocciate in questo giardino, eppure,
nessuno può cogliere in esso una rosa senza provare dolore di spine.


Hâfez, non sperare nella gioia che proviene da un simile mondo,
esso invero ha mille difetti e non una sola virtù.

27 maggio 2017

James Joyce - L'amore mio è vestita di luce


L'amore mio è vestita di luce.
In mezzo ai meli.
Dove i lieti venti più bramano

di correre insieme.

Là dove i venti lieti restano un poco 

a corteggiare le giovani foglie,
L'amor mio va lentamente, china

alla propria ombra sull'erba;

Là, dove il cielo è una coppa azzurrina

rovescia sulla terra ridente,
Va l'amore mio luminoso, 

sostenendo con garbo la veste

19 maggio 2017

Hamo Sahyan - Maggio e i ricordi


Per me scegliesti il più bel vestito,
lo sguardo basso, le guance arrossate.
Un parco affollato di voci allegre,
il sorriso appena accennato.

Sulle tue gambe libri di storia,
nelle tue parole timidi sospiri.
Le mani tra i capelli come onde,
un sole leggero dopo la pioggia.

Perché non ci sfiorammo?
Fu la paura di perderci?
Domande senza più risposta
mentre siedo alla stessa panchina.

12 maggio 2017

Friedrich Hölderlin - Il Piacere della Vita


Ancora ritorna in me la dolce primavera
ancora non invecchia il mio cuore infantilmente allegro
ancora scorre la rugiada dell’amore giù dall’occhio mio  
ancora vivono in me il piacere e il dolore della speranza.


Ancora mi consolano con dolce incanto  
il cielo blu e la verde campagna,  
la divina mi porge la coppa dell’ebbrezza,  
la gentile, giovane natura.

Fiducioso! Vale i dolori, questa vita
fino a quando per noi poveracci il sole di Dio splende  
e immagini di un tempo migliore si librano intorno all'anima,
e ahimè, un occhio gentile piange con noi.

05 maggio 2017

Paul Verlaine - Noi saremo


Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi   
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero? 

Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto   
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?

Nell'amore isolati come in un bosco nero,   
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.

Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene   
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.

Uniti dal più forte, dal più caro legame,   
e inoltre ricoperti di una dura corazza,  
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.

Noi ci preoccuperemo di quello che il destino   
per noi ha stabilito, cammineremo insieme   
la mano nella mano, con l'anima infantile   
di quelli che si amano in modo puro, vero?

28 aprile 2017

Caio Valerio Catullo - Il Passero


Passero, tesoro della mia ragazza,
con il quale gioca, che tiene in seno,
a cui dà la punta del dito mentre salta
e provoca spesso le tue beccatine.

Questo quando alla mia luce desiderata
piace inventare qualche dolce svago.


Come minimo conforto a questo dolore,

credo che affinché la passione trovi pace
potrei anche io giocare in questo modo
e alleviare le tristi pene del mio animo!

21 aprile 2017

Harry Martinson - Era primavera


Sentiti d’accordo in tempo con quello che perisce
e lascia che il cuore raccolga tutta la sua nostalgia
che è molto grande e non si contiene in nessuna tomba.
Fai di questa nostalgia la canzone del cuore.

Sentiti d’accordo in tempo con il ruscello che s’irrigidisce
e raggricciato gela sotto il ponte.
Una volta era il nastro più bello nei campi dell’estate.
Una volta correva selvatico in un argenteo serpeggiare 

attraverso una foresta.

Era una primavera.
Una ragazza tornava a casa con un cesto di spugnole.
Era bella.

Era primavera.


Sentiti d’accordo in tempo
con quello che è degno di essere rimpianto
con tutto quello che si è messo in cammino attraverso l’estate per morire.
Sentiti d’accordo in tempo d’autunno con la foglia gialla
che incerta lascia il suo ramoscello
un giorno quando l’estate abdica nel vento
e l’albero depone la sua corona
sul guanciale di muschio che dovrà sopravvivere.

14 aprile 2017

Evelina Cattermole Mancini - Aspettando


Mi sussurrò - Domani? -Ed io: - Domani
m’avrai ne le tue braccia a l’istessa ora;
fra i tuoi capelli passerò le mani,
tu, sognando, dirai che m’ami ancora.
Ecco, son qui. Lo attendo. A i più lontani
passi, a ogni lieve suon che vien da fuora
tendo l’orecchio, e in desideri arcani
frugo con gli occhi la gentil dimora.
E’ un vago nido.Le finestre aperte
di primavera invitano a l’incanto:
scherza il sole tra i fiori e su ‘l velluto.
Io, l’armi antiche e ei quadri, onde coperte
son le mura, contemplo; e penso intanto
qual tesoro di baci ho già perduto.

07 aprile 2017

Larth Velcha - Dedica alla moglie


Larth Velcha nobile di Tarquinia
alla sposa eterna Velia Seitithi.
Qui riposa il tuo corpo, o mia amata.
Lo spirito viaggia nelle ali di Vanth
verso la tua ultima dimora.
Fino al momento dell'ultimo respiro
non vedrò più il tuo tenero volto.
Non potrò più sentire la tua pelle
né odorare il profumo della tua bocca.
Aspettami mia amata con pazienza,
sarò tra poco insieme a te nuovamente.
Allora saremo ancora felici noi due
lontani dagli affanni di questo mondo.

31 marzo 2017

Ana Blandiana - Dovremmo


Dovremmo nascere vecchi,
già dotati d'intelletto,
capaci di scegliere la nostra sorte in terra,
quali sentieri si avviano dal crocevia d'origine
e irresponsabile sia solo il desiderio di andare avanti.
Poi, andando, ringiovanire, ringiovanire sempre più,
maturi e forti arrivare alla porta della creazione,
varcarla e nell'amore entrando adolescenti,
essere ragazzi alla nascita dei nostri figli.
Sarebbero più vecchi di noi comunque,
ci insegnerebbero a parlare, 

per addormentarci ci cullerebbero,
e noi scompariremmo sempre più, 

divenendo sempre più piccoli,
come un chicco d'uva, come un pisello, 

come un chicco di grano...

24 marzo 2017

John Clare - Io sono


Io sono, ma cosa sono chi lo sa a chi importa;
mi hanno dimenticato i miei amici come un ricordo perduto:
rimastico fra me i dolori, sorgono svaniscono in armata d’oblio,
come ombre nei soffocati frenetici spasmi dell’amore
eppure io sono, e vivo, come scossi vapori.

Nel nulla del disprezzo e del rumore,
nel vivo mare dei sogni a occhi aperti,
dove non c’è un senso a vita o gioie
se non l’immenso naufragio dei miei meriti;
perfino i più cari quelli più amati
sono estranei, anzi, ancora più estranei che gli altri.

Cerco scenari mai calcati da orma d’uomo
un luogo dove mai donna abbia sorriso o pianto,
per dimorarvi con il mio Creatore,
e dormire come dolcemente dormivo bambino,
non turbando e non turbato dove mi distenda
l’erba sotto di me, sopra la volta del cielo.