28 agosto 2020

Afanasij Ket - Invano

Invano, mia divina, confuso tra la folla,

Per via rumorosa depresso me ne andrò;
Ormai con te il destino più non mi fa incontrare,
E gli occhi tuoi brillanti da nessuna parte troverò.

Mi sei apparsa una volta tu, quale magnifica visione,
In mezzo a innumerevoli, inerti persone, –
Fuggevoli sono giovinezza, amore e piacere,
E fama, e sogni, ma tu più fuggevole ancora sei.

Qualcosa di nuovo dissero a me questi occhi,
E senza volerlo di verità nuova il petto è ricolmo, –
Come se all’alba, alzata la tenda della notte,
Vedessi io immagini d’ammaliante sogno.

E dolce fu il mio sogno pur se per un attimo solo! –
Però, gravato da involontaria angoscia,
Adesso vado in giro solo e ti aspetto, visione,
E chiaro davanti a me aleggia un sogno luminoso.

21 agosto 2020

Marcos Ana - Mia casa e mio cuore

Se un giorno tornerò alla vita

la mia casa non avrà chiavi:

sempre aperta, come il mare,

il sole e l’aria.

Che entrino la notte e il giorno,

la pioggia azzurra, la sera,

il pane rosso dell’aurora;

la luna, mia dolce amante.

Che l’amicizia non trattenga

il passo sulla soglia,

né la rondine il volo,

né l’amore le labbra. Nessuno.

La mia casa e il mio cuore

mai chiusi: che passino

gli uccelli, gli amici,

e il sole e l’aria.

14 agosto 2020

Louis Aragon - Quando tutte insieme

Quando tutte insieme le parole del mondo ti avrò dato
Tutte le foreste d’America e tutte le messi notturne del cielo
Quando ti avrò dato ciò che brilla e ciò che l’occhio non può vedere
Tutto il fuoco della terra come una coppa di lacrime
Il seme maschile delle specie diluviane
E la mano di un bambino
Quando ti avrò dato il caleidoscopio dei dolori
Il cuore in croce le membra spezzate
L’arazzo immenso delle genti torturate
Gli scorticati vivi sul palco del supplizio
Il cimitero sventrato degli amori sconosciuti
Tutto ciò che trasportano le acque sotterranee e le vie lattee
La grande stella del piacere nell’infermo più miserabile
Quando ti avrò dipinto questo vago paesaggio
In cui le coppie si fanno fotografare alle fiere
Pianto i venti per te cantano fino a spezzarmi le corde
La messa nera dell’Adorazione perpetua
Maledetto il mio corpo e maledetta la mia anima
Bestemmiato l’avvenire e bandito il passato
Fatto di tutti i singhiozzi un carillon
Che dimenticherai nell’armadio
Quando non vi saranno più usignoli negli alberi a furia di lanciarli ai tuoi piedi
Quando non vi saranno più metafore in una mente folle per fartene un fermacarte
Quando sarai sfinita dal culto mostruoso che ti tributo
Quando non avrò più voce né ventre né volto e piedi e mani non avran più spazio per i chiodi
Quando tutti i verbi umani avranno infranto nelle mie dita il loro vetro
E la mia lingua e il mio inchiostro saranno inariditi come una stazione sperimentale per razzi interplanetari
E i mari non si saranno lasciati dietro che il candore accecante del sale
Così che il sole abbia sete e la luce oscilli su quel pavimento di cristallo
Lo scisto spento il firmamento amorfo e l’essere per sempre spossato dalle mutazioni...
Io inventerò per te la rosa.

07 agosto 2020

Imperatore Hui Zong - Il sole sulle rocce

Il caldo avvolge il giorno con la sua ferocia. 

Io mi avvolgo nella mia veste e soffro il freddo. 

Il sole raggiunge anche le rocce più nascoste.

Ma non può raggiungere il mio animo.

Gioisco e sorrido per l'allegria dei miei sudditi.

Mi dispero per il mio amore chiuso in una tomba gelida.