23 agosto 2015

Altzilal - Luna piena



I rumori del fiume invitano a un sogno di stelle
Le nuvole si dividono e lasciano vedere la luna piena
Risvegliano i caldi ricordi di un cammino di montagna
Di fiumi e pini, di terra rossa che si attacca ai piedi.
Che fa scivolare e ridere
Che lotta con la fretta
Che sospira di capricci
L'odore di legna, di mais nuovo, di caffè
Gente di argilla, di mais, di fiori e canti
Camminano creando ombre, ombre di luna, di lotta, del mai, del forse...
Siamo luna, argilla, uccello, caffè, ceiba, sogni, ombre, sentieri.

19 agosto 2015

Yehuda Amichai - Amara nostalgia


Mi ha assalito una nostalgia amara,  
come le persone in una vecchia foto 
con le quali chi la guarda vorrebbe tornare, 
nella buona luce della lampada.

In questa casa, penso a come l’amore
sempre muta nella chimica della vita

e agli affetti di un tempo che ci rasserenano  
quando più ci avviciniamo alla fine.
 

E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita  
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.
Giungono dal deserto voci impenetrabili.  
Polvere che profetizza polvere. 

Passa il tempo e ci chiude tutti  
dentro un grande spazio chiamato destino.
E il ricordo di un viso amato di una donna  
trascorre per la valle, di giorno e di notte.

Al finestrino di questo treno illuminato
tutto scompare in un enorme vuoto.
E le gocce di pioggia scendono sul finestrino
dove vedo riflessa la figura della mia amata.

10 agosto 2015

Konstantinos Kavafis - Le candele



I giorni futuri stanno davanti a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde, vive.

Restano indietro i giorni del passato,
riga penosa di candele spente,
le più vicine fanno ancora fumo,
fredde, disfatte, storte.

Non le voglio vedere,
il loro aspetto mi turba,
la memoria mi ricorda il loro antico splendore
e guardo davanti alle candele accese. 

Non mi voglio voltare,
per paura di osservare, in un brivido,
come la riga delle candele spente aumenta,
come aumentano le mie candele spente.

01 agosto 2015

Umberto Saba - La foglia


Io sono come quella foglia, 
guarda, sul nudo ramo, 
che un prodigio ancora
tiene attaccata.

Negami dunque. 

Non ne sia rattristata
la bella età che a un'ansia ti colora,
e per me a slanci infantili s'attarda.

Dimmi tu addio, 

se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; 

perderti è difficile.