02 dicembre 2023

Michael Krüger - Neve

 

C’è odore di neve,

un odore che non occorre descrivere,

niente grandi parole di meraviglia.

Onde, le ultime, tremolano sul mare,

sottili come matite, finché il ghiaccio

non le fissa e stampa in metri regolari.


Le nostre condizioni sono buone,

leggiamo il giornale, guardiamo la televisione,

osserviamo Amleto e i suoi dubbi,

amiamo Mörike e gli Impromptus di Schubert,

anche la povertà non ci lascia insensibili,

né la vicina né la lontana.


Il nostro vicino sapeva tutto del sanscrito,

adesso si è tolto la vita

perché sua moglie l’ha lasciato. Poco fa

lo vedevamo ancora in giardino occupato coi merli,

curvo come un interrogativo, gli uccelli

a saltellargli intorno come tanti puntini.


Si vive più a lungo di quel che si credeva.

Distinguiamo i concetti giusti

dagli sbagliati. Amiamo la neve

quando i sentieri sembrano i bordi

degli annunci mortuari. Tronfia

la morte scansa la vita


e già è dileguata nel bianco.



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