27 dicembre 2019

Cho Byung-Hwa - L'instabilità dei tempi

Ci prepariamo al nuovo anno, 
Colmi di speranze e promesse. 
Che accadrà? Quale futuro? 
Saremo mai pienamente felici? 

I tempi non cambiano la loro durata, 
Siamo noi stessi a stravolgerli. 
Li rendiamo brevi e tanto intensi 
Come li sentiamo lunghi e disperati. 

Le lettere che ci scambiavamo, 
Quelle parole di tanti anni fa. 
Non si sono mai sbiadite 
E i giorni non sono mai passati.

20 dicembre 2019

Czesław Miłosz - Il regalo


Un giorno molto felice.
La nebbia si alzò presto, lavoravo in giardino.
I colibrì si posavano sui fiori del quadrifoglio.
Non c’era cosa sulla terra che desiderassi avere.
Non conoscevo nessuno che valesse la pena di invidiare.
Il male che mi era successo, l’avevo dimenticato.
Non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono.
Nessun dolore nel mio corpo.
Alzandomi in piedi vedevo il mare azzurro e le vele.

13 dicembre 2019

Francesco Sassetto - Xe tuta sta piova


ORIGINALE IN VENEZIANO: 

Xe tuta sta piova
che ne casca dosso,
ti vedi, na piova de sighi,
de man che ne tira e remena
de qua de là come i fioi ciapa a peae
le latine vode che se sbrega
su le piere, tanti pensieri e
tute ste corse su e zo,
tante robe da far che se ingruma,
se ingropa una sora de l’altra
e ne cava el fià.

Sta piova grossa,
nera che vien zo da tanto,
na scravassada
che ne destua la vogia de ridar
ogni tanto, de zogar,
de far l’amor.

E ti piansi, lo so, ti tasi e ti vardi fora
dal balcon se se verze na scianta
de sol anca par noialtri do

quel sol che suga el pocio da le piere,
che scalda le man,
e impissa i oci.

Vien qua, amor, vissin de mi, vien qua
che te coverzo co i brassi.


TRADUZIONE IN ITALIANO:

È tutta questa pioggia
che ci cade addosso,
lo vedi, una pioggia
di grida, di mani che ci afferrano e ci trascinano 

di qua e di là come i ragazzini prendono a calci
le lattine vuote che si schiantano sulle pietre, tante preoccupazioni e
tutte queste corse su e giù, tante cose
da fare che si accumulano,
si accavallano una sull’altra
e ci tolgono il respiro.

Questa pioggia greve
nera che cade da molto tempo,
un rovescio
che ci spegne la voglia di ridere
qualche volta, di giocare
di fare l’amore.

E tu piangi, lo so, taci e guardi fuori
dal balcone se si apre un po'
di sole anche per noi due.

Quel sole che asciuga il fango dalle pietre,
che scalda le mani,
e accende gli occhi.

Vieni qui, amore, vicino a me, vieni qui
che ti copro con le mie braccia.

06 dicembre 2019

Zuhayr ibn Abi Sulma - Il fiore del deserto


Sabbia e solo sabbia lungo il percorso, 
Una calda distesa colore oro.

Gelide e nere le tenebre tra le tende, 
Diamanti la luna e le stelle sue figlie. 

Domani saremo in città per vendere, 
Forse compreranno, piaccia a Dio, forse no. 

Adesso riposiamo insieme abbracciati, 
La tua bocca è un morbido fiore tenue. 

Nel giardino delle donne scelsi te, 
Mia bella sposa diletta e amata.