31 marzo 2017

Ana Blandiana - Dovremmo


Dovremmo nascere vecchi,
già dotati d'intelletto,
capaci di scegliere la nostra sorte in terra,
quali sentieri si avviano dal crocevia d'origine
e irresponsabile sia solo il desiderio di andare avanti.
Poi, andando, ringiovanire, ringiovanire sempre più,
maturi e forti arrivare alla porta della creazione,
varcarla e nell'amore entrando adolescenti,
essere ragazzi alla nascita dei nostri figli.
Sarebbero più vecchi di noi comunque,
ci insegnerebbero a parlare, 

per addormentarci ci cullerebbero,
e noi scompariremmo sempre più, 

divenendo sempre più piccoli,
come un chicco d'uva, come un pisello, 

come un chicco di grano...

24 marzo 2017

John Clare - Io sono


Io sono, ma cosa sono chi lo sa a chi importa;
mi hanno dimenticato i miei amici come un ricordo perduto:
rimastico fra me i dolori, sorgono svaniscono in armata d’oblio,
come ombre nei soffocati frenetici spasmi dell’amore
eppure io sono, e vivo, come scossi vapori.

Nel nulla del disprezzo e del rumore,
nel vivo mare dei sogni a occhi aperti,
dove non c’è un senso a vita o gioie
se non l’immenso naufragio dei miei meriti;
perfino i più cari quelli più amati
sono estranei, anzi, ancora più estranei che gli altri.

Cerco scenari mai calcati da orma d’uomo
un luogo dove mai donna abbia sorriso o pianto,
per dimorarvi con il mio Creatore,
e dormire come dolcemente dormivo bambino,
non turbando e non turbato dove mi distenda
l’erba sotto di me, sopra la volta del cielo.

18 marzo 2017

Gabriele D'Annunzio - Rimani


Rimani! 
Riposati accanto a me. 
Non te ne andare.
Io ti veglierò. 

Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorché di essere venuta a me,
liberamente, fieramente. 

Ti amo.
Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. 

Non vedo nella mia vita altra compagna,
non vedo altra gioia... 

Rimani. 
Riposati.
Non temere di nulla. 

Dormi stanotte sul mio cuore...

10 marzo 2017

Cecilia Dulsey - Un'altra non sa


Un’altra non sa quello che so:
che attraverso l’amore si diffonde la vita
nell’imminenza del fulmine
dell’intenso piacere senza conforto
nel versarsi delle anime e dei corpi.

Un’altra non sa quello che so:
che il darsi è allegro come un mattino
pieno di spighe di dorato grano
splendenti al sole
radiante e unico
irripetibile e tacito negli addii
e nel suo finale di solitudine.

Un’altra non sa quello che so:
che allo stare in me
raggiungi il dominio della vita,
l’impero della verità,
il compimento del sogno eterno,
uniti da un amore indomito e passeggero,
intrecciati in un abbraccio senza destino.

Un’altra non sa quello che so:
la predisposizione al nulla
alla dimenticanza, al non essere
per la provvisorietà del tempo
e dei sogni dell’amore,
per la profondità del desiderio
e il suo mistero irrivelabile
dove noi ci sommergiamo.

03 marzo 2017

Clemente Rebora - Marzo lucendo


Marzo lucendo nell'aria
Con vena sottile rinnova
L'esangue terra invernale
E come occhio di bimbo
Tutto s'apre a guardare,
E dà i riccioli al vento.
Che val, primavera, con spire
Irrequiete turbare
L'inerte mia spoglia?
Fra quattro mura di libri e d'ombre,
Sopra pagine ingombre,
L'amabil giovinezza
Qui s'infosca e si spezza,
L'amabil giovinezza
Che tranne sé
Non ha chi non conosca;
Che val, primavera, con avida
Gioia invitare il mio senso
All'ebbrezza del sole e del vento?
Dall'incessante via
Una canzone appassionata esulta,
E un rider sento d'uomini e di donne
Che nel lavoro preparan le voglie:
Dalle pagine ingombre, ottenebrato
Il mio volto s'alza a chiedere
La verità della vita
Che l'àttimo contrasta
E il dolor solo accoglie.
Ma il dolore non basta
E l'amore non viene.