29 settembre 2023

Ingeborg Bachmann - da Invocazione all'Orsa Maggiore

 

Sotto altre spoglie andavamo un tempo,

tu in volpe, io in abito da puzzola;

fummo ancor prima di fiori di marmo,

nevosi in una gola tibetana.


Cristalli senza luce e senza tempo

ci liquefammo nella prima ora,

ci avvolse il brivido della vita intera,

fiorimmo nel polline del primo senso.


Viandanti nel miracolo lasciammo

i vecchi panni per indossarne nuovi.

Succhiammo forza da ogni nuovo suolo

e mai più il nostro respiro s’arrestava.


Leggeri uccelli fummo e gravi alberi,

delfini audaci e mute uova d’uccello.

Morti e poi vivi, un essere eravamo,

e poi una cosa. (Mai saremo liberi!)


Mi amavi. Io amavo i veli tuoi,

le lievi stoffe che la stoffa librano,

e discreta la notte ti stringevano.

(Se solo ami! Vederti non pretendo!)


Giungemmo nel paese delle fonti.

Trovammo gli atti. Il paese intero,

così amato, sconfinato, ora era nostro.

Trovava posto nella tua mano a conca.



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