Canto urgente dei pensieri
mosso da un sentimento
che molti
non hanno.
Dei nomi
destati grazie al canto,
spinosi,
cosí, inconfondibile,
dall’aspra macchia
sporge con essi, verso
te,
spinoso,
Un piccolo morire
che aleggia.
Sono un poeta
un grido unanime
sono un grumo di sogni
Sono un frutto
d’innumerevoli contrasti d’innesti
maturato in una serra
Ma il tuo popolo è portato
dalla stessa terra
che mi porta
Italia.
E in questa uniforme
di tuo soldato
mi riposo
come fosse la culla
di mio padre.
Grande mi è il dolore,
In confronto al piacere.
Ma di fronte al vero
È poco il mio danno.
Come chi abbia una gran fede
Ma lasci con pena questa vita misera,
Perché ancora non prova i piaceri celesti
Ma ricorda quelli che dovrà lasciare.
Succede a me che dall'amore mi stacco
Ma con dispiacere incontenibile.
Hai guance soffici.
Capelli