30 marzo 2018

Palmyre Arbeney - Nuvole


Alte,
Tra le stelle,
Libere,
Nei cerchi aperti
Del gran cielo sbocciato
Le nuvole si cullano,
Cancellano a loro piacere
E vanno e vengono.
Rotolano,
Si gonfiano,
Piangono,
Nascondono le stelle
Oscurano il sole,
Passeggiano ...
A volte si vendicano.
Ma... tornano!
Tornano sempre!
Come la nostra pena,
Come la nostra gioia,
L'una o l'altra
A turno.

23 marzo 2018

Bruno Magrini - Oboe


Le fronde dagli effluvi resinosi
setacciavano i raggi del sole
e l’impeto d’inconsuete
esultanze
spargeva gli zaffiri dell’amore.


Negli abbracci la delicatezza
come nei baci vibranti
leggende.


Ci sono dei ricordi, forse
miraggi,
che ripropongono limpide
euforie
come se fossero sempre
esistite.

17 marzo 2018

Erika Burkart - La mattina


Questa notte, dal sogno,
ho preso una stella.

Ma dove nasconderla
quando si sfalda il sonno
e l'uccello del mattino
con becco d'acciaio
m'incide il volto?

Basso è il cielo,
cade neve sui campi,
si disfano
nelle zolle i fiocchi
come i nostri pensieri
in disperse parole.

Il silenzio è l'assenza
di ogni rumore. Resta
il battito del cuore
che oscilla
su sigillate fonti.

09 marzo 2018

Mao Tse-Tung - Ode al fiore di pruno


Il vento e la pioggia
accompagnano l'arrivo
della primavera.
Chi accoglie il suo ritorno
è il nevischio.

Altissima incombe 
la rupe ghiacciata
ma un piccolo ramo
timido è fiorito.

Gentilezza non cerca primavera.
Dice solo che arriva.
Quando sulla montagna
i fiori si apriranno
riderà in mezzo ai prati.

02 marzo 2018

Pavlos Matesis - Aldebaran


Poiché non ci resta che amarci. 
Solo questo. Il resto, niente. 
Niente del mondo ci aspetta. 
Né lo aspettiamo noi – 
ce lo manda a dire la Morte. 

Gli antichi dèi promisero 
all’uomo soltanto una cosa: 
la Morte. 
E fino ad allora, ci manda a dire lei, 
voi avrete soltanto l’Amore. 

Un corpo deve accogliere, deve sanare – 
come un medico curante – l’altro. 
Le anime lasciamole da parte, 
assieme a quelli che credono alla loro esistenza. 

Soltanto i corpi vivono, 
toccano altri corpi, 
il tatto è l’unica, 
stabile felicità fino alla morte. 

Perciò permettimi di dormire 
con il tuo corpo tra le mie braccia. 
Perché questa è la gentilezza, 
perché queste parti del corpo sono gioielli preziosi, 
vulnerabili; sono il passaporto per la bellezza, 

certificato e giustificazione di esistenza… 
Perché questa è l’eternità, 
l’ascesa ad Aldebaran. 
Perché possiamo essere felici. 
Questa è l’immortalità