24 dicembre 2015

Guido Cavalcanti - Io ho in te


Io ho, in te, le foglie e i fiori,
tutto il divino che si possa vedere.
Più grande del sole il tuo viso splendente,
nessuno sarebbe degno di guardarti.

In questo mondo non c'è creatura
così piacevole e piena di bellezza.
Anche l'uomo più crudele vedendoti
cadrebbe davanti a te in lacrime.

Tu incantevole regali gioia e vita
e io posso solo lodare la tua cortesia.
Magnanima e piena di dignità e onore  
tu sei la regina di tutto ciò che c'è.

20 dicembre 2015

Valery Bryusov - Occhi verso la luna


La luna si mostra agli amanti
intrecciando silenzio e ispirazione.
Un cielo di mille variazioni di blu
si stende infinito e vivo su di noi.

Tantissime rose infuocate
che si gettano ai limiti del mondo.
E con loro ci immergiamo
nelle fantasie di arti e sensazioni.

Questo è un volere libero
come pensiero di cometa eterna.
Mentre ti stringo a me e ti bacio
capisco per intero l'universo.

12 dicembre 2015

Zinaida Gippius - Unico è l'amore


Si agita una volta sola e ribolle
mentre si spande la sua onda.
Di tradimento non sa vivere il cuore
e tradimento non è: L'amore è uno.

Ci arrabbiamo, parliamo senza pensare
ma il nostro cuore rimane in silenzio.
Noi non sappiamo tradire. Non possiamo.
L'anima è unica. Unico è l'amore.

Monotonia e desolazione.
Dalla monotonia traendo forza
scorre la vita… E in vita duratura
L’amore è uno, uno e sempre uno.


Nell’immutabile solo è l’infinito,
sola nella ricerca la profondità.

Lunga è la vita, l’eternità vicina,
sempre più chiaro è che l’amore è uno.


L’amore ripaghiamo con il sangue,
ma l’anima fedele permane in fedeltà,
e amiamo noi d’un solo amore…
Uno è l’amore, come la morte è una.

29 novembre 2015

Jorge Debravo - Campane


La città ci avvolge abbondantemente,
come una notte dolorosa.
Al nostro fianco ruotano i camion
come streghe agonizzanti.
In lontananza una campana si lamenta disperatamente.
Qualche campanaro furioso la starà colpendo al cuore.


Camminiamo.
Dimenticati del mondo.
Pensa soltanto a quello che hai dentro di te
e saprai che dolce e gustoso è, all'improvviso, vivere.

19 novembre 2015

Peire Vidal - Io fui preso


E' vinto chi l'amore sceglie.

Io fui preso quando vidi la mia Signora,
perché nessuna può paragonarsi a lei,
incantevole di aspetto e di valore immenso.

Io sono suo e lo sarò finché vivo,
anche se non mi vorrà mai 
niente potrà mai cambiare per me.

17 novembre 2015

Stéphane Mallarmé - I fiori



Dalle valanghe d'oro del vecchio azzurro, il giorno
Primevo e dalla neve immortale degli astri,
Un tempo i grandi calici tu ritagliasti intorno,
Per la terra ancor giovane, vergine di disastri,


Il gladiolo selvaggio, cigni dal collo fino,
E quel divino lauro dell'anime esiliate
Vermiglio come l'alluce puro del serafino
Che colora un pudore d'aurore calpestate,


Il giacinto ed il mirto, adorato bagliore,
E,- simile alla carne della donna, la rosa
Crudele, del giardino chiaro Erodiade in fiore,
Quella che uno splendente feroce sangue irrora!


Tu facesti il candore dei gigli singhiozzanti
Che mari di sospiri sorvola dolcemente
E per l'azzurro incenso dei pallidi orizzonti
In sogno lento sale alla luna piangente!


Osanna sopra il sistro e dentro l'incensiere,
Nostra Signora, osanna da questi nostri limbi!
E si disperda l'eco nelle celesti sere,
Estasi degli sguardi, scintillio dei nimbi!


O Madre, che creasti nel seno giusto e forte,
Calici in sé cullanti una futura essenza,
Grandi corolle con la balsamica Morte
Per lo stanco poeta roso dall'esistenza.

05 novembre 2015

Anonimo veneziano - Racconti a un bambino


Scrivo su un ricordo di molti anni trascorsi,
dove c'è una sorella con i fiocchi alle trecce,
un fratello che gioca a fare un guerriero potente
e una nonna che racconta di terre lontane.


Cavalieri vestiti d'oro con la fede nel cuore,
magnifici castelli con regine su troni d'avorio.


Il passato è un velo sul tempo
che lascia passare immagini sbiadite.


La memoria gioca con la nostalgia
tra momenti e sensazioni che furono.


Gli eroi sono scomparsi e i castelli sono rovine.
La sorella non ha più le trecce e il fratello non è qui,
la nonna non mi parlerà tenendomi per mano,
ma io, scrivendo, sono ancora un bambino.

27 ottobre 2015

Yiannis Ritsos - Serata grigia


Mi fa male in petto la bellezza.
Mi fanno male le luci nel pomeriggio arrugginito;
Mi fa male questo colore sulla nuvola.
Grigio piombo, grigio che opprime.
Il messo anello della luna che appena si vede.
Passò un battello, una barca.
I remi, gli innamorati, il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati. 
Non si può tornare indietro.  
Serata grigia, luna sottile.
Mi fa male il tempo.

18 ottobre 2015

William Blake - Il giardino dell'amore


Andai nel giardino dell'amore
E vidi quello che non avevo mai visto
Una chiesetta era costruita nel mezzo
Nel giardino dove di solito giocavo.


E i cancelli della cappella erano chiusi
E "Tu non devi" era scritto sulla porta
Così mi voltai dal giardino dell'amore
Che produceva molti fiori colorati.


E io vidi che nel campo c'era una tomba
E sulle pietre tombali c'erano fiori
E preti in tonache nere stavano camminando intorno
E legavano con rovi i miei sogni e desideri.

13 ottobre 2015

Edward Estlin Cummings - Porto il tuo cuore


Porto il tuo cuore con me (lo porto nel mio cuore)
Non sono mai senza di lui  (dovunque vada, mia cara)
E ciò che faccio io fai tu, mio tesoro

Non temo il destino (tu sei il mio destino, mia dolce)
Non desidero niente (tu sei il mio vero mondo, mia bella)
E tu sei quello che la luna ha sempre significato 
E se mai il sole canterà, quella sarai tu.

Questo è il profondo segreto che nessuno sa
Questa è la radice della radice dell'albero della vita
Più elevato dell'anima che spera o della mente che nasconde
Questa è la meraviglia che tiene le stelle in ordine

Io porto il tuo cuore (lo porto con me).

02 ottobre 2015

Antonio Tebaldeo - dalle Rime (numero 5)


Fu tempo ch'io ebbi ardir cum lingua sciolta
dolerme e apalesar l'interna pena,
quando Amor pria mi tenne in sua catena,
ché il fallo è da excusar per una volta.
 
Ma hor che l'alma simplicetta e stolta
tornata è a quella vita de error piena,
di vergogna la lingua si rafrena:
cussì cresce mia fiamma in star sepolta;
 
e se in un bosco solitario arivo,
temo che per averme udito tanto
arbori, fiere e ocei m'abiano a schivo.
 
Pur sfogo il dolor mio la nocte alquanto
e quel che dir non oso in carte scrivo:
e se me manca inchiostro, adopro il pianto.

24 settembre 2015

Charles Ayo Dada - Per amore di una rosa


Pensai che non ce l'avrei fatta...
Mi girava la testa 
e il mio vestito era intriso di sangue.
Sono stato ferito dalle spine
sulla strada per una rosa.

Ma il suo dolce profumo,
i suoi petali così delicati,
la sua bellezza incomparabile,
mi hanno convinto
che una volta là
niente di meglio avrei avuto.

E ci sono arrivato.

Anche se le mani erano lacerate
e il mio vestito a brandelli,
fu in quelle macchie sporche
che la rosa è apparsa abbagliante! 

E una volta mia
ho dimenticato il faticoso viaggio.

19 settembre 2015

Juan Vicente Piqueras - Bicchieri di sete



Se dubiti della tua sete, se non osi
farle domande o darle un nome,
se sai solo che cerchi dell’acqua
che la sazi e non trovi che pozzi,
e in questi echi che ti chiamano, bevi.

Se bevendo la sete scompare
era soltanto sete. Continua a cercare.
Ma se quando la sazi cresce ancora,
se desideri non smettere mai di avere sete
ma continuare a bere giorno e notte
bicchieri di sete, non c’è dubbio:
puoi chiamarla amore, continuare a soffrire,
e sapere che non esiste chi ti guida.

14 settembre 2015

Boris Ryzhy - Portami


Portami lungo viali vuoti,
parlami di cose futili,
pronuncia vagamente un nome.
I lampioni piangono l'estate.


Cespugli di sorbo. Una panchina umida.
Amore mio, 

resta con me fino all'alba,
poi potrai lasciarmi.


Rimasto come un'ombra offuscata,
vagherò qui ancora un po', ricorderò tutto,
la luce accecante, il buio infernale,
io stesso fra poco sparirò.

03 settembre 2015

Paul Eluard - La curva dei tuoi occhi


La curva dei tuoi occhi gira attorno al mio cuore
in un movimento di danza e di dolcezza,
aureola di tempo, arca notturna e sicura
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè i tuoi occhi non sempre mi hanno visto.


Foglie di giorno e spuma di rugiada
canne al vento, risa profumate,
ali che il mondo coprono di luce,
navi arrivate dal cielo ed il mare,
cacciatori dei suoni e fonti dei colori.


Profumi schiusi da un nido di aurore
che si trova sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue va in quegli sguardi.

23 agosto 2015

Altzilal - Luna piena



I rumori del fiume invitano a un sogno di stelle
Le nuvole si dividono e lasciano vedere la luna piena
Risvegliano i caldi ricordi di un cammino di montagna
Di fiumi e pini, di terra rossa che si attacca ai piedi.
Che fa scivolare e ridere
Che lotta con la fretta
Che sospira di capricci
L'odore di legna, di mais nuovo, di caffè
Gente di argilla, di mais, di fiori e canti
Camminano creando ombre, ombre di luna, di lotta, del mai, del forse...
Siamo luna, argilla, uccello, caffè, ceiba, sogni, ombre, sentieri.

19 agosto 2015

Yehuda Amichai - Amara nostalgia


Mi ha assalito una nostalgia amara,  
come le persone in una vecchia foto 
con le quali chi la guarda vorrebbe tornare, 
nella buona luce della lampada.

In questa casa, penso a come l’amore
sempre muta nella chimica della vita

e agli affetti di un tempo che ci rasserenano  
quando più ci avviciniamo alla fine.
 

E quanto è simile ai fili sparsi la nostra vita  
che piú non sperano di tessersi in altro ordito.
Giungono dal deserto voci impenetrabili.  
Polvere che profetizza polvere. 

Passa il tempo e ci chiude tutti  
dentro un grande spazio chiamato destino.
E il ricordo di un viso amato di una donna  
trascorre per la valle, di giorno e di notte.

Al finestrino di questo treno illuminato
tutto scompare in un enorme vuoto.
E le gocce di pioggia scendono sul finestrino
dove vedo riflessa la figura della mia amata.

10 agosto 2015

Konstantinos Kavafis - Le candele



I giorni futuri stanno davanti a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde, vive.

Restano indietro i giorni del passato,
riga penosa di candele spente,
le più vicine fanno ancora fumo,
fredde, disfatte, storte.

Non le voglio vedere,
il loro aspetto mi turba,
la memoria mi ricorda il loro antico splendore
e guardo davanti alle candele accese. 

Non mi voglio voltare,
per paura di osservare, in un brivido,
come la riga delle candele spente aumenta,
come aumentano le mie candele spente.

01 agosto 2015

Umberto Saba - La foglia


Io sono come quella foglia, 
guarda, sul nudo ramo, 
che un prodigio ancora
tiene attaccata.

Negami dunque. 

Non ne sia rattristata
la bella età che a un'ansia ti colora,
e per me a slanci infantili s'attarda.

Dimmi tu addio, 

se a me dirlo non riesce.
Morire è nulla; 

perderti è difficile.

24 luglio 2015

Ales Debeljak - Ombra di donna


Quello che tu hai piantato nel mio animo, 
io lo traduco in un linguaggio che ancora non ho dominato: 
la cadenza di un grido che raggiunge la profondità del cuore 
il tuono di un movimento sotterraneo,
navate di una chiesa priva di altare, 

divinità che mormorano nell'intimo. 
Tu: tu rosa da una conchiglia 
come scultura fragile dalla fornace di un soffiatore di vetro. 
Mi hai insegnato lo spasimo e l’umiltà
prima del vangelo di un profeta interrogativo. 

E la libertà di una cerva che salta attraverso i prati di un paradiso assopito.
Non posso raggiungerli senza di te. Preferirei piuttosto tremare di piacere, 

come una casa al limitare del suo restauro,
quando tu canti una nuova melodia. 

Nell’ora più buia del giorno mi indichi l’alfabeto del vento e il fato e i semi. 
Leggo le macchie nella cantina della storia.
So che la mia casa sarà qui, dove tu delimiti il selvaggio giardino.

11 luglio 2015

Robert Penn Warren - Racconto del tempo


Lindo e imponente, la corteccia color terra d’ombra  
Arricciata attorno al bianco vivente del tronco nel sole,  
Si ergeva il sicomoro, inondato di luce autunnale.  
Lo stesso di un tempo. 
Ancora la larga foglia d'oro perenne  
Si staccò dal ramo nerbuto e lentamente,  
Incerta come un ricordo fortuito,  
Ondeggiò piegandosi per l’immobile aria matura.  
Dal ramo più bianco, dal cielo più azzurro,  
Che sotto traluceva nel profondo dell’acqua,  
Una foglia più ricca si levò ad incontrare l’altra.  
Si toccarono: con la tenue chiarezza del sogno,  
Petto a petto, si fusero nella quieta corrente.
Ma, cuore nostalgico, non hai voce per richiamare  
La tua immagine, l’immagine in movimento.  
L’albero, la foglia cadente, la corrente, e tutte  
Le sbiadite cose conosciute rimarrebbero ancora  
Senza voce. E lui, che come tanti altri aveva amato,  
Avrebbe potuto prevederlo, poiché ben sapeva  
Come un mondo sepolto, balenante, è perduto  
Nel réfolo dell’acqua o nella folata del vento;  
Come la sua immagine, profonda e perfetta,  
Minuscola negli occhi dell’amata, era stata obliata  
Quando aveva volto il capo, 
o quando quegli occhi s’eran chiusi  
Oltre ogni luce nel tenero incidente del sogno.

01 luglio 2015

Elisabeth Browing - Solamente per amore


Se devi amarmi, 
per niente altro sia
se non che per amore.
Mai non dire:
ti amo per il sorriso,
per lo sguardo,
la gentilezza del parlare,
il modo di pensare 
così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno.
Queste sono tutte cose
che possono mutare, amato,
in sé o per te, un amore
così nato potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto.
Può scordare il pianto 
chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.
Soltanto per amore amami 
e per sempre, 
per l'eternità. 

26 giugno 2015

Vladimir Mayakovski - Fino alla fine


Niente può cancellare 
questo amore
né le discussioni
né i chilometri.
Lo abbiamo pensato, 
lo abbiamo provato,
lo abbiamo capito.
Ti dedico la mia poesia
in maniera solenne,
le mie dita in queste righe.
Devo dirtelo:
Io ti amo.
Con un amore perenne,
immutabile,
infinito.

19 giugno 2015

Louis Aragon - Le mani di Elsa


Dammi le tue mani per l'inquietudine
Dammi le tue mani di cui tanto ho sognato
Di cui tanto ho sognato nella mia solitudine
Dammi le tue mani affinché io venga salvato.
Quando le prendo nella mia povera stretta
Di palmo e di paura di turbamento e fretta
Quando le prendo come neve disfatta
Che mi sfugge dappertutto attraverso le dita.
Potrai mai sapere ciò che mi trapassa
Ciò che mi sconvolge e che m'invade
Potrai mai sapere ciò che mi trafigge
E che ho tradito col mio trasalire.
Ciò che in tal modo dice il linguaggio profondo
Questo muto parlare dei sensi animali
Senza bocca e senz'occhi specchio senza immagine
Questo fremito d'amore che non dice parole
Potrai mai sapere ciò che le dita pensano
D'una preda tra esse per un istante tenuta
Potrai mai sapere ciò che il loro silenzio
Un lampo avrà d'insaputo saputo.
Dammi le tue mani ché il mio cuore vi si conformi
Taccia il mondo per un attimo almeno
Dammi le tue mani ché la mia anima vi s'addormenti
Ché la mia anima vi s'addormenti per l'eternità.

11 giugno 2015

Mirabai - L'amore di una donna


Io sono impazzita d'amore
e nessun uomo capisce il mio dolore.
Lo capisce la rosa innamorata del giardiniere
da lui tagliata per morire in un vaso.
Lo capisce la farfalla che attirata dal fuoco
muore lasciandosi consumare. 
Uomo, vuoi sapere quanto sia grande
l'amore contenuto nel cuore di una donna?
Osserva l'oceano e guarda il cielo
solo allora potrai dire di capire.
Invano grido la mia sofferenza
e le mie parole non sono ascoltate.
Non posso trovare alcun rimedio
perche colui che mi può salvare
è colui che mi ferisce.

06 giugno 2015

Octavio Paz - Due corpi


Due corpi, di fronte,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.

Due corpi, di fronte,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.

Due corpi, di fronte,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.

Due corpi, di fronte,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.

Due corpi, di fronte,
sono due astri che cadono
in un cielo vuoto.

27 maggio 2015

Ugo Foscolo - Di se stesso all'amata


Così gl'interi giorni in lungo incerto
sonno gemo! ma poi quando la bruna
notte gli astri nel ciel chiama e la luna,
e il freddo aer di mute ombre è converto;

dove selvoso è il piano e più deserto
allor lento io vagando, ad una ad una
palpo le piaghe onde la rea fortuna
e amore, e il mondo hanno il mio core aperto.

Stanco mi appoggio or al troncon d'un pino,
ed or prostrato ove strepitan l'onde,
con le speranze mie parlo e deliro.

Ma per te le mortali ire e il destino
spesso obbliando, a te, donna, io sospiro:
luce degli occhi miei chi mi t'asconde?

05 maggio 2015

Adam Gottlob Oehlenschläger - Rose Rosse


Dove siete, voi rose rosse, ancora,
dei giorni lieti della gioventù?
Nel diario della mia memoria
nascono i vostri petali.

E sebbene ogni petalo sia giallo e grigio,
come il colore dei morti,
mi ricordo bene i giorni estivi
quando eravate di un rosso porpora.

Ancora nel vostro fine tessuto
riconosco ogni venatura.
Come prima eravate dalla rugiada, 

adesso siete bagnate dalle mie lacrime.

25 aprile 2015

Fernando Pessoa - L'isola in me



C’è un’isola in me,
dove il vento soffia di terra

e quando il mare urla
la sabbia impazzisce.

E c’è sempre luce
ma non è mai giorno.

Mikhail Lermontov - Il mio demone



Il suo elemento è la somma dei mali.
Volando tra nuvole oscure e fosche
ama le tempeste fatali,
la spuma dei fiumi e il fruscio dei boschi.
Ama le notti cupe,
le nebbie, la pallida luna,
i sorrisi amari
e gli occhi che non conoscono sonno
né lacrima alcuna.

16 aprile 2015

Juan Ramon Jimenez - Solitudine


Di te stesso sei colmo, e tuttavia,
quanto di te stesso sei privo,
solo, e lontano, sempre da te stesso!

Aperto in mille ferite, ogni istante,
come la fronte,
van le tue onde, come i pensieri,
vengono, vanno e vengono,
baciandosi, fuggendo,
in un eterno conoscersi,
mare, e dimenticarsi.

Sei tu, e tu non lo sai,
batte il tuo cuore in te, senza saperlo…
Che colmo di solitudine, mare!

Ruben Dario - Notturno


Voi che avete ascoltato il cuore della notte,
voi che nell’ostinata insonnia avete udito
un chiudersi di porte,  il rumore di vetture
lontane, un’eco vaga, un leggero fruscio…

In quegli istanti di silenzio misterioso
quando sorgono dal loro carcere i dimenticati
nell’ora dei defunti, nell’ora del riposo,
leggerete i miei versi d’amarezza impregnati.

Come in un vetro io verso in loro i miei dolori,
i remoti ricordi, le disgrazie funeste,
le meste nostalgie dell’anima inebriata,
la pena del mio cuore, triste in mezzo alle feste.

Dolore di non essere quello che avrei potuto,
perdita del reame per il quale ero nato,
pensiero che un istante decise la mia vita,
sogno che è l’esistenza da quando sono stato!

Tutto mi giunge in mezzo al silenzio profondo
in cui la notte avvolge la terrena illusione
e sento come un’eco del gran cuore del mondo
che penetra e commuove il mio cuore in ascolto.