25 marzo 2022

Anonimo egiziano antico - da Le stanze degli amanti, 7


 Sono sette giorni
che non ho visto l'amata.
E' entrata in me la malattia,
sono diventato con le membra pesanti,
ho dimenticato lo stesso mio corpo.

Se i medici vengono da me,
non mi soddisferanno i loro rimedi.
I maghi non trovano espedienti,
non si scopre la mia malattia.
Il dire: "Eccola!" mi rende la vita.
Il suo nome mi risolleva,
l'andirivieni dei suoi messaggeri
fa vivere il mio cuore.


L'amata è per me meglio delle medicine,
è per me meglio di un formulario magico.
La sua venuta è il mio amuleto:
quando la vedo, ritorno in salute.
Quando apre gli occhi,
diventa giovane il mio cuore,
quando parla,
divento forte.
Quando l'abbraccio,
allontana da me la malattia.
Ed è lontana da me da sette giorni!

18 marzo 2022

Milarepa - da Centomila Canti


Dietro gli occhi chiusi,
mondi perduti custoditi
In un labirinto infinito
di immagini della mente.
Una gradita ricerca
per un destino sconosciuto
Dove i ricordi dimenticati
Restano in agguato.
Raggi di speranza
Che si consumano nella paura,
Mente incantata,
Burattino del sogno.
Mondi subconsci,
Vecchi fuochi che bruciano.
Da dove mi sono risvegliato
Finalmente non tornerò mai più. 

11 marzo 2022

Mimnermo di Colofone - Primavera di vita

Noi, come le foglie che genera il tempo fiorito
di primavera, quando crescono presto al sole,
simili a quelle per poco i fiori di giovinezza
godiamo, dagli dèi non sapendo né male
né bene: e ci sovrastano le arpie dal volto di tenebra
l’una reggendo il termine della vecchiezza greve,
l’altra quello di morte; e un attimo durano i frutti
di giovinezza, quanto brilla sul mondo il sole.
Ma quando sia trascorso il tempo a ciascuno assegnato,
subito allora è meglio morire anziché vivere.
Nasce una mèsse di mali nel cuore: talvolta rovina
la casa e sopraggiunge la triste povertà,
e c’è chi non ha figli e vive con questo rimpianto,
fino a quando discende sotto terra nell’Ade;
e c’è chi ha dentro un morbo che lo consuma: nessuno
c’è fra gli uomini, al quale Zeus non dia molti mali.

04 marzo 2022

Robert Herrick - A Elettra

 


Non oso chiederti un bacio,
non oso mendicare un sorriso,
perché ottenendo l’uno e l’altro,
col tempo potrei diventare orgoglioso.
No, no, il più audace
dei miei desideri sarà
soltanto di baciare quell’aria
che poco fa ti ha baciata.