Come una nuvola munita di denti
Che divora il cielo visibile da qui,
Da qualsiasi punto.
Come un punto grigio
Che è il simbolo del caos
In quanto non-concetto.
Come l’occhio della tormenta
quando si apre
E in un istante perdura nel suo splendore,
Che è forse quello della distruzione
A venire o remota.
Come il legnetto
che si sfrega
In senso circolare,
con forza,
Per produrre il fuoco
E la cui traccia sarà cenere nella cenere,
Un anello dentro a un altro anello
E così a seguire.
Come un ricordo fuso
Nella materia di un oggetto.
Come un oggetto
perso
Nella memoria.
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