Avvisi luminosi si accendono e si spengono.
Sulla torre rossa devo vigilare:
Ogni spruzzo sul cuscino,
La bocca di mia madre con due giri di chiave, Le parole che raccontano e i giorni contati,
Le fiaccole che disboscano la notte dei sogni,
Le viscere all’aria della selva.
Tettoie si accendono e si spengono.
Devo proteggere:
La lingua in fiamme della sordomuta,
Il percorso selvaggio,
Le pentole dove il bosco cucina i suoi colori,
Le lettere dell’esilio che ti spaccano la bocca
E chi incipria specchi con stelle di borotalco.
E i rottami che l’insonnia trasporta?
E l’affogato che batte alla mia porta?
Quella che cerca nel forno la rosa della morte?
Sorveglio la torre rossa.
L'occhio del padrone ingrassa il bestiame.
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