20 marzo 2020

Sylvia Plath - Specchio

Sono d’argento e rigoroso.  
Non ho preconcetti. 
Quello che vedo lo catturo all’istante 
Così com’è, 
Non velato da amore o da avversione. 
Non sono crudele, sono solo veritiero. 
L'occhio di un piccolo dio, quadrangolare.  Passo molte ore a meditare 
Sulla parete di fronte. 
È rosa e macchiettata. 
La guardo da tanto tempo 
Che credo faccia parte del mio cuore. 
Ma c’è e non c’è. 
Facce e buio ci separano ripetutamente. 
Ora sono un lago. 
Si china su di me, 
Cercando nella mia distesa 
Ciò che è veramente. 

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