23 agosto 2024

Jaroslaw Iwaszkiewicz - da La mappa del tempo

 

Spossato dalla bellezza, 

che ho pescato ogni giorno

Con pupille e orecchie 

avidamente spalancate

Quando morirò, non piangere. 

Mi addormenterò sazio di vita

Che è grande, difficile, e burrascosa.

La divinità, che nel fuoco 

mi percorreva le membra

Volerà in alto o si dissiperà;

Il cuore che batteva così vivo 

si irrigidirà

E la voce diverrà una lettera morta.

Allora penserai, 

che troppo sparsi

Resteranno di me frammenti di parole

Ma sappi che più d’una volta 

le ore di rapimento

La parola mi soffocarono 

nel petto troppo stretto

Il mondo era troppo bello, 

perché solo a te

Donassi i miei versi. 

O amatissima

Ho guardato nello spazio smisurato

Mi hanno preso sentimenti smisurati

Ma quando qui le persone, 

lì le stelle nel cielo.

Il cuore mi svolsero 

con un eterno arcolaio

Tu sei rimasta fedele 

come l’acqua, immutabile

L’unica al mondo 

che mi abbia amato.

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