Spossato dalla bellezza,
che ho pescato ogni giorno
Con pupille e orecchie
avidamente spalancate
Quando morirò, non piangere.
Mi addormenterò sazio di vita
Che è grande, difficile, e burrascosa.
La divinità, che nel fuoco
mi percorreva le membra
Volerà in alto o si dissiperà;
Il cuore che batteva così vivo
si irrigidirà
E la voce diverrà una lettera morta.
Allora penserai,
che troppo sparsi
Resteranno di me frammenti di parole
Ma sappi che più d’una volta
le ore di rapimento
La parola mi soffocarono
nel petto troppo stretto
Il mondo era troppo bello,
perché solo a te
Donassi i miei versi.
O amatissima
Ho guardato nello spazio smisurato
Mi hanno preso sentimenti smisurati
Ma quando qui le persone,
lì le stelle nel cielo.
Il cuore mi svolsero
con un eterno arcolaio
Tu sei rimasta fedele
come l’acqua, immutabile
L’unica al mondo
che mi abbia amato.
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