Forse questo silenzio, questo spazio tra noi due
non è passeggero, bensì la verità che ci aspetta,
che abbiamo coltivato attraverso i secoli
senza saperlo.
Meglio averti troppo,
meglio ubriacarmi di te
che questa assenza.
O – forse – mi sbaglio?
Forse: meglio non averti, meglio morire
di fame per te che questa nausea.
Forse: meglio – e sempre – sola nel mio silenzio:
celebro lo spazio che si prolunga;
lo spazio che respiri;
lo spazio che ti mantiene vivo
e mi alimenta.
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