Prima di separarsi, un caldo sorriso,
l’abbraccio in tralice dello sguardodritto sui passi che si discostano.
Da lontano, soltanto la forma
afona di una parola letta sulla
bocca, nel gesto della mano.
Prima di partire, in mezzo
c’è stata la notte: morbida
stola di luna ad unire
un punto d’appoggio e la fame
dei baci. Perché prima che ci
si affondi dentro e ci si morda
il collo, per il sapore e il segno,
ci si lascia sorprendere da un diverso
parlarsi delle labbra: l’alfabeto chiuso
delle chiostre dei denti, respiro e saliva.
Prima di unirsi, prima di separarsi
il desiderio accetta anche il silenzio,
il corpo conserva una memoria che non giace
muta.
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