Questa sera veniamo da voi,
intonando un canto,
per il sentiero della luna,
o villaggi!
Nei vostri cortili
lasciate che ogni cane si svegli,
e che le fonti di nuovo
riempiano i secchi ridendo.
Per le vostre feste dai campi, camminando
vi abbiamo portato con canti la rosa.
Questa sera veniamo da voi,
cantando l’amore,
per il sentiero della montagna,
o capanne!
Di fronte alle corna del bue
lasciate che infine si aprano le vostre porte,
che il forno fumi, che si incoronino
di un fumo azzurro i tetti.
Ecco a voi le spose con i nuovi germogli
hanno portato il latte con le brocche.
Questa sera veniamo da voi,
cantando la speranza,
per il sentiero del campo,
o fienili!
Tra le vostre buie pareti
lasciate che risplenda il nuovo sole,
sui tetti verdeggianti
lasciate che la luna setacci la farina.
Ecco vi abbiamo portato il fieno raccolto in covoni
la paglia con il dolce timo.
Questa sera veniamo da voi,
cantando il pane,
per il sentiero dell’aia,
o granai!
Nell’oscurità del vostro seno immenso
lasciate che sorga il raggio della gioia;
la ragnatela sopra di voi
lasciate che sia come un velo d’argento;
poiché carri, file di carri vi hanno portato
il grano in mille sacchi.
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