Attenuiamo la bellezza coi nomi,
Come se ci facesse star male.
Il folto dei boschi
lo chiamiamo verde,
oscurità,
miti delle case degli alberi;
alla polvere della terra, fumo.
Diciamo nervature
alle vene spezzate delle foglie,
sangue al colore del respiro.
Chiamiamo mare
la deriva persistente dell’acqua.
Chiamiamo ciò che non parla
con questa paura.
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