La colonna si spezza e l’albero è spaccato
Ora che il trombettiere del tempio
Ha smesso di suonare (angelo, sei superbo),
E valorosamente (acqua, sei forte:
Sbatti indietro i miei piedi),
La barca non può avanzare.
Il corvo è caduto e immobile è la gazza.
Sciocco mettere in gabbia e poi liberare,
Tu sciolto, delizioso volere
Che mi insegna ad attendere,
Il cui minuto ravviva più della saggia ora.
Il tempio non avrebbe dovuto mai riempirsi
Di corvi scalpiccianti sul tetto:
Un giorno dovevano volare,
E, lì, che ali avevano,
Povere tele sfilacciate per battere il cielo!
Fu la gazza, in seguito,
L’uccello sull’albero (ci rifletté)
Che volò via perché la barca restava
Immobile in un mare che dava spallate,
Volò per poco, vanamente, per cadere alla fine
Incontro all’onda che s’alzava.
La pietà non basta:
Il tempio è in pezzi; morto, il povero corvo.
Ricostruite dalle ceneri!
Anche la barca è sfasciata, e immobile è la gazza:
Ricostruite, ricostruite ancora!