17 maggio 2024

Marisa Martínez Persico - La pioggia e la caduta

 

Una goccia

si ostina a scendere

su altre gocce.


La contemplo,

la snudo della sua concava umidità

mentre la pancia

gli trema di saliva.


Guardo l’inutilità della sua lotta. Che inciampa

nei difetti del piano che la ospita.


È bella, iridata, si scioglie in schegge

graffiando in discesa

il suo riposo.


Fuori, alla finestra,

una fisarmonica di esseri che disprezzano

i suoi sforzi di pioggia

in fuga.


Un pechinese sul punto di cadere.

La vicina che annaffia balconi pieni di gerani.

File di colombe clandestine

si dondolano

sui cavi elettrici.


Se l’aiutassi a scendere

spezzerei il delicato equilibrio del suo ciclo,

il senso di atmosfera e particella,

la sua nobile e provvisoria vanagloria.


Nel suo culmine,

il più iridescente, esplode in schegge

contro il vetro.


Con gli occhi

ho accarezzato il tempo.

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