03 maggio 2024

Dominique Massaut - da Poesie scelte

 

Dove il lupo invidia le sue gazzelle catturate

dove l'occhio sprofonda al centro del buio

dove il muso può contenere

tutto il pavone che ha divorato

tutto l’azzurro del pericolo di mari colmi

e lontane solitudini

dove i capelli si scompigliano

dove le grida delle bambine si espandono e mutano

in grevi silenzi sull’orlo degli occhi

in bocche socchiuse

in respiri sospesi

quando il cervello volge alla verticale

alle alture

altissimo buco nero nell’ora smarrita

dove nell’occhio tuo l’intera

materia dell’acutezza

svanisce

fino alla vigilia della notte

all’acqua del pozzo

dove talvolta si ripesca o il padre o il folle

lungo una corda bionda e lunga

dove talvolta si pesca il suo risveglio

dove il sonno oscurato spalanca l’alba luminosa

il sorriso

la tregua

di una giornata che

in modo fantastico s’avverasse

perfettamente idiota e felice.

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