Dalla sala le luci ammantavano la casa
oltrepassando finestre e davanzali,
e sopra, in alto, la notte era invasa
da milioni di stelle in moti celestiali.
Mai albero ebbe tante foglie sui rami
nè chiesa o parco videro tanta gente
quante le stelle che guardavano a sciami
brillando dall'alto del cielo splendente
Il Cane, Il Carro e poi Orione,
e la stella del Marinaio, e Marte, così belle
splendevano in cielo e il secchio nel cantone
sembrava pieno di acqua e di stelle.
Poi mi hanno scoperto, preso e sgridato,
impacchettato e rispedito a letto,
ma nei miei occhi splendeva lo stellato
nella sua gloria e nel moto perfetto.
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