19 agosto 2022

Dinu Flamand - da Ombre e falesie

 Prima di lasciare la stanza

gli ultimi raggi di sole
gli lessero in viso il silenzio

chiudendosi
le palpebre hanno ancora afferrato
il margine del paesaggio con la montagna
che spaccava una nuvola sbiadita

si ritirava
il vecchio dolore del petto grugnendo
come la belva avviata alla tana
e si faceva carezza

fioriva
la notte luminosa e stava
per diventare quella distesa di profondo
per nessuno

si insediava
la rassegnazione come una
– finalmente – vera
promessa
della fine o dell’inizio
trovata

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