17 giugno 2022

Emilio Prados - Solitudine

 Rimane l'acqua eretta

e percorsa da brividi

nel suo suolo di lutto

- catene la memoria,

prigione e la troncata

alta torre del corpo -

contrizione nell'ombra

- ancora fresco il sangue

palpitante del giorno -

che pena sopra il mondo

a castigo del tempo...


Nera, nera, nerissima è la notte,

alta come una spada...

seme della sua carne,

ora lagrime e nebbia,

vive la notte di un oscuro gemere.


Oblio fecondo il suo esistere erige,

azione, amore, per il suo peccato...

Intanto laggiù il giorno

incosciente, in deliquio,

diffonde a fiotti dalla sua ferita

la sua vampa, su un bacio

nero che già la inonda....


Chi mai salverà l'ombra

e l'acqua dove muore?


(Il tempo intero è un grido

muto, sopra la notte....

e l'aria, la speranza

del cielo in cui si cela)

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