Con un sorriso pieno di crepuscolo
la splendente fronte ammira
un cielo cieco e distante
privo di speranza come un diavolo,
impasto nella mente un residuo di felicità
così bella da essere svanita,
conoscendo la vanità dei piaceri
questo cielo senza stupore, questi sbadigli
che ho conosciuto nel fosco tempo dei giorni
fiore maldestro disadattato ovunque
tranne la noia del sangue e dell'inchiostro
l'amore abbandonato per troppa saggezza,
i baci sono brividi di piogge,
in cui zoppica l'angelo del cuore trascinandosi dietro un'ala sporca,
solo orgoglio il cui oro annerisce nel tempo,
sulla fronte porto con fierezza,
come aquila sospesa nell'azzurro,
solo un'illusoria speranza,
col candelabro a sette bracci dell'arcobaleno,
qualcuno mi cerca...
Dove nascondere il volto?
Il fiele della terra fiorisce
questa voce che turba i sogni,
questa voce...
Cammino ormai senza il solito portamento,
ai miei giorni ormai fischiando
dagli acerbi sorrisi a un volto invecchiato.