19 febbraio 2022

Friedrich Hölderlin - Inno alla dea dell'armonia


Lieto come allietassi le creazioni,
audace come se mi si donassero
spiriti, il mio amore viene a te
o sublime, e ha visto l'essenza;
arde il Veggente ormai ebbro di gioia
presagendo la tua magnificenza;
il vessillo del vittorioso irride,
più prossimo al tuo grembo, tempo e morte.
L'ispirazione dei cantori ha mille
forme, come il volere degli Dei,
e la piena bellezza è inesauribile,
l'oceano delle vette è sconfinato.
Eppure io t'ho scelta innanzi a tutto,
tremando, al primo scorgerti lontano;
tremando ti giurai il mio amore
o regina dell'universo, Urania!
La brama più orgogliosa delle anime,
la mira degli abissi e delle vette,
intera l'ebbi in te, da che il mio spirito
ti percepì e ne ebbe il sentimento;
miriadi di vite scaturiscono
simili a raggi dal tuo aspetto; e quando
volgi il tuo volto, tremano,
si dissolvono, e il mondo si annienta.

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