11 febbraio 2022

Aleksandr Puškin - Terra e mare


 Quando sull’azzurro dei mari,

Zèfiro soffia la sua brezza

Sulle vele dei fieri vascelli

E le barche sull’onde accarezza,

Lasciato il peso dei pensieri,

Nell’inerzia io posso annegare –

Dimentico i canti delle muse,

M’è più caro il mormorio del mare.

Ma quando contro la riva l’onde

Schiumose ruggiscono e fremono,

E il tuono rimbomba nel cielo,

E i lampi nel buio balenano,

Allora i più ospitali querceti

Io ai mari preferisco;

La terra mi sembra più fedele,

E il grave pescatore compatisco:

Vive su una fragile imbarcazione,

Trastullo della cieca corrente,

Mentre io nel silenzio sicuro

Ascolto il fruscio d’un torrente.

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