Invano, mia divina, confuso tra la folla,
Per via rumorosa depresso me ne andrò;Ormai con te il destino più non mi fa incontrare,
E gli occhi tuoi brillanti da nessuna parte troverò.
Mi sei apparsa una volta tu, quale magnifica visione,
In mezzo a innumerevoli, inerti persone, –
Fuggevoli sono giovinezza, amore e piacere,
E fama, e sogni, ma tu più fuggevole ancora sei.
Qualcosa di nuovo dissero a me questi occhi,
E senza volerlo di verità nuova il petto è ricolmo, –
Come se all’alba, alzata la tenda della notte,
Vedessi io immagini d’ammaliante sogno.
E dolce fu il mio sogno pur se per un attimo solo! –
Però, gravato da involontaria angoscia,
Adesso vado in giro solo e ti aspetto, visione,
E chiaro davanti a me aleggia un sogno luminoso.
Nessun commento:
Posta un commento