Non conto ormai gli anni
Che scorrono in un calendario
Con tutti i nomi dei santi:
Mastico appena a morsi lenti
Le giornate da un mare di basalto
Senza aspettare navi nuove
Né altri tangibili concretezze.
Misuro a volte il mio tempo
A stagioni: quelle del sole
E quello delle tristi piogge,
Per la notte sempre mi affido
Alla fedeltà delle querce
E alle metafore della luna.
Di questa mia conquista finale
Ne faresti motivo di orgoglio
E sarebbe già una buona cosa
Nel deserto dei ragionamenti.
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