31 agosto 2018
Eugenio Montale - La Storia
La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.
La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.
La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l'ignora. La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco,
non procede né recede,
si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell'orario.
La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è oltre.
La storia non somministra
carezze o colpi di frusta.
La storia non è maestra
di niente che ci riguardi.
Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.
Lascia sottopassaggi, cripte,
buche e nascondigli.
C'è chi sopravvive.
La storia è anche benevola:
distrugge quanto più può:
se esagerasse, certo sarebbe meglio,
ma la storia è a corto di notizie,
non compie tutte le sue vendette.
La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo
e più di un pesce sfugge.
Qualche volta s'incontra
l'ectoplasma d'uno scampato
e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori,
nessuno glien'ha parlato.
Gli altri, nel sacco,
si credono più liberi di lui.
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