22 ottobre 2016

Cristina Ramb - La sera della dimenticanza


Quando cada la sera in cui confonda
le quotidiane cose e i nomi
mi si raggrinziscono i verbi e le mani
i ricordi si mescolano ai sogni
il passato s’appropria del presente.

Quando sarò un fastidio per tutti
la mia illogica verità, la mia non risposta
e mi cada il mangiare dalla bocca
si mi annuvolino gli occhi nell’assenza
si fermino le mie gambe.

Forse perderò i codici e la paura
regni finalmente nella mia memoria la dimenticanza
e non faccia male l’amore né la nostalgia
e non sanguino ferite aperte male.

Può darsi che sia felice in un modo strano
senza presagi, né dubbi, né rancori
in un corpo vinto dal tempo
che non può ricordarsi del premere
della fame e la sete date dal desiderio.

Quando finiscono gli spazi della lucidità
e resti legata dai silenzi
nella notte parole senza senso
girano folli così lontane da un fonema.
Sarà questa sera …
e per questo
che oggi mi urge una poesia.

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