Hai guance soffici.
Capellifini – io ricci.
Io sono legna e tu sei freccia.
Tu l’ago e io la stoffa.
Tu sei il colore che si proietta.
Io sono il suono che cerca un anfratto.
Ma la forma buffa
dei polpastrelli
è in noi la stessa.
Ricorda amore:
quando è domani
ricrea la vita.
E portami un poco.
Un poco portami
sulle tue dita.
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