27 ottobre 2015
Yiannis Ritsos - Serata grigia
Mi fa male in petto la bellezza.
Mi fanno male le luci nel pomeriggio arrugginito;
Mi fa male questo colore sulla nuvola.
Grigio piombo, grigio che opprime.
Il messo anello della luna che appena si vede.
Passò un battello, una barca.
I remi, gli innamorati, il tempo.
I ragazzi di ieri sono invecchiati.
Non si può tornare indietro.
Serata grigia, luna sottile.
Mi fa male il tempo.
18 ottobre 2015
William Blake - Il giardino dell'amore
Andai nel giardino dell'amore
E vidi quello che non avevo mai visto
Una chiesetta era costruita nel mezzo
Nel giardino dove di solito giocavo.
E i cancelli della cappella erano chiusi
E "Tu non devi" era scritto sulla porta
Così mi voltai dal giardino dell'amore
Che produceva molti fiori colorati.
E io vidi che nel campo c'era una tomba
E sulle pietre tombali c'erano fiori
E preti in tonache nere stavano camminando intorno
E legavano con rovi i miei sogni e desideri.
13 ottobre 2015
Edward Estlin Cummings - Porto il tuo cuore
Porto il tuo cuore con me (lo porto nel mio cuore)
Non sono mai senza di lui (dovunque vada, mia cara)
E ciò che faccio io fai tu, mio tesoro
Non temo il destino (tu sei il mio destino, mia dolce)
Non desidero niente (tu sei il mio vero mondo, mia bella)
E tu sei quello che la luna ha sempre significato
E se mai il sole canterà, quella sarai tu.
Questo è il profondo segreto che nessuno sa
Questa è la radice della radice dell'albero della vita
Più elevato dell'anima che spera o della mente che nasconde
Questa è la meraviglia che tiene le stelle in ordine
Io porto il tuo cuore (lo porto con me).
02 ottobre 2015
Antonio Tebaldeo - dalle Rime (numero 5)
Fu tempo ch'io ebbi ardir cum lingua sciolta
dolerme e apalesar l'interna pena,
quando Amor pria mi tenne in sua catena,
ché il fallo è da excusar per una volta.
Ma hor che l'alma simplicetta e stolta
tornata è a quella vita de error piena,
di vergogna la lingua si rafrena:
cussì cresce mia fiamma in star sepolta;
e se in un bosco solitario arivo,
temo che per averme udito tanto
arbori, fiere e ocei m'abiano a schivo.
Pur sfogo il dolor mio la nocte alquanto
e quel che dir non oso in carte scrivo:
e se me manca inchiostro, adopro il pianto.
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