Mi alzo con le palpebre infuocate.
La fanciullezza smorta nella barba,
Cresciuta nel sonno,
Nella carne smagrita,
Si fissa con la luce
Fusa nei miei occhi riarsi.
Finisco così nel buio
Incendio di una giovinezza
Frastornata dall'eternità;
Così mi brucio,
È inutile pensandolo.
Essere altrimenti,
Imporre limiti al disordine:
Mi trascina sempre più frustrato,
Con un viso secco
Nella sua infanzia,
Verso un quieto e folle ordine,
Il peso del mio giorno
Perso in mute ore di gaiezza,
In muti istanti di terrore...