29 dicembre 2017

Antonio Negri - Soto el felze



La gondoleta, Nina, xe un bel nio,
Un nio dolçe d'amor,
Dove se pol confondar, sa, ben mio,
El nostro in un sol cuor
Ninai da l'onda e carezzai dal vento,
Cussì, tra 'l çielo e 'l mar,
Xe un secolo felice ogni momento
Che in ela se pol star
Soto 'l felze, tra el bel veludo nero
E tra 'l legno indorà,
Par de sentirse un senso de mistero,
Por el logo incantà
Nina, lontan da tuto e persi in fondo
Del felze, su un cussin,
Se se imagina soli, uniçi al mondo
Sul mar senza confin
Quando, pura e zentil, l'arzentea luna
Difonde el so splendor,
E el specio queto de la mia laguna
Riflete el so slusor,
Nel nero felze, de bel oro l'onde
Che se move me apar
La luna zo dal çiel quieta difonde,
El so' splendor sul mar
Quando ti çerchi, povara Nineta
La pase e 'l dolçe amor,
Scóndite ne la snela gondoleta,
Soleva el to' bel cuor!
Ninai da l'onda e carezzai dal vento,
Bisogna, cara, amar
La luna parla col so' dolçe açento,
Queto ne nina el mar!

22 dicembre 2017

Tomas Tranströmer - Una notte d'inverno



La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.

Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.

La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.

La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!

Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono. 

Temiamo che la tempesta soffiando ci svuoti.

15 dicembre 2017

He Xun - da Quartine


Le foglie del bambù stormiscono alla finestra rivolta a sud;
La luce della luna illumina il muro posto a est.
Chi capisce che nella notte è lei sola a esserne conscia,
Davanti al cuscino lascia cadere un paio di lacrime.


Negli appartamenti femminili un viandante si è fermato;
Sulla palizzata dell'edificio l'ombra, alla luna, è obliqua.
Colei che è capace di scendere dalla finestra volta a nord,
Da sola va verso i fiori del giardino posteriore.


L'animo passa, il corpo è già andato;
Le forcine sono cadute, mentre si appoggia ancora al cuscino.
Vorrebbe andare, senza più lacrime agli angoli degli occhi;
Ma non vede, e la tristezza è ancora tanta.


In segreto, nel luogo dove ricama,
Sotto la finestra, verso il luogo dove si trucca...
Vorrebbe non ricordare quando il suo animo fu ferito,
Ma scordare, e non andarsene triste.

09 dicembre 2017

John Berryman - Era particolare e bella


Era particolare e bella,
come la nebbia viola sulle colline
prima della caduta di notte.
Quando la civetta chiama,

il grillo freme
e la luna evaporata 

si sistema bassa e piena.

Era particolare

in modo piacevole,
Come una tortora

libera e felice.
Così ho bevuto pienamente
ogni sua parola.
Quello che conosceva dell'amore,
lei non voleva dire.

Ha quindi dovuto lasciare,
come il vento deve soffiare
Come il sole deve calare,
Come la pioggia deve cadere.
Anche se mi ha dato tutto,
non avevo più niente.
Da molto non sorrido
senza il suo bagliore.

01 dicembre 2017

Lambert Schlechter - da "L'opposto di ogni posto"


Lontano dalla mia amata per troppo tempo
e lontano per la sua assenza
prendo un foglio e scrivo:

I tuoi occhi, la tua bocca, i tuoi capelli.
Le tue spalle, i tuoi seni, il tuo ombelico.
Il tuo ventre, i tuoi fianchi, le tue gambe.

Fino alle cinque dita del piede sinistro.

E guardo tutte queste parole
fino alla follia.

Poi pensi che ho troppo desiderio di te,
ho paura, dici, che ami solo il mio corpo,
cosa risponderti, se non prenderti tra le mie braccia
fino a fare vibrare la tua anima.